Re: Intervista a Ilaria Capua
Secondo l'ultima valutazione del rischio effettuata dal Centro Europeo per il Controllo delle Malattie, pubblicata sul sito web dell'organizzazione l'8 marzo scorso (http://www.ecdc.europa.eu/_layouts/C...0-fd227fbf8afe), una ondata epidemica nelle settimane a venire - primavera/estate - nell'emisfero nord ? improbabile data l'immunit? ottenuta dalla popolazione tramite infezione naturale col virus A/H1N1 2009 pandemico, sia con infezione conclamata che asintomatica o per mezzo di immunit? crociata nei soggetti piu' anziani (entrati in contatto in giovent? con varianti antigeniche simili), oppure tramite vaccinazione.
Questo a patto che il virus circolante non subisca drastiche mutazioni antigeniche tali da evadere l'immunit? acquisita, oppure mutazioni a carico delle subunit? interne in grado di modificarne la trasmissibilit? o la virulenza, o una combinazione di questi elementi.
L'emersione di una nuova variante antigenica (antigenic shift) tramite riassortimento con altri sottotipi influenzali di origine animale non pu? certo essere esclusa a priori, perci? la sorveglianza deve essere mantenuta, unitamente a una estensione della copertura vaccinale con vaccino monovalente pandemico H1N1 2009, specialmente per il personale dei servizi sanitari ed essenziali, in quei paesi dove la campagna di immunizzazione ? risultata in un completo fallimento.
E' bene ricordare per? che - come ? emerso dopo l'improvvisa comparsa del virus pandemico un anno esatto fa, diffusosi indisturbato in aree povere in un paese in via di sviluppo, il Messico - la sorveglianza veterinaria ? carente oppure la corruzione dei pubblici ufficiali da parte di grandi aziende agro-alimentari, sempre nelle stesse aree sottosviluppate, per coprire eventuali epizoosi, rende quasi impossibile scoprire una nuova variante i nfluenzale di origine animali prima che questa abbia gi? causato una epidemia nell'uomo di dimensioni tali da non poter piu' essere contenuta.
Secondo l'ultima valutazione del rischio effettuata dal Centro Europeo per il Controllo delle Malattie, pubblicata sul sito web dell'organizzazione l'8 marzo scorso (http://www.ecdc.europa.eu/_layouts/C...0-fd227fbf8afe), una ondata epidemica nelle settimane a venire - primavera/estate - nell'emisfero nord ? improbabile data l'immunit? ottenuta dalla popolazione tramite infezione naturale col virus A/H1N1 2009 pandemico, sia con infezione conclamata che asintomatica o per mezzo di immunit? crociata nei soggetti piu' anziani (entrati in contatto in giovent? con varianti antigeniche simili), oppure tramite vaccinazione.
Questo a patto che il virus circolante non subisca drastiche mutazioni antigeniche tali da evadere l'immunit? acquisita, oppure mutazioni a carico delle subunit? interne in grado di modificarne la trasmissibilit? o la virulenza, o una combinazione di questi elementi.
L'emersione di una nuova variante antigenica (antigenic shift) tramite riassortimento con altri sottotipi influenzali di origine animale non pu? certo essere esclusa a priori, perci? la sorveglianza deve essere mantenuta, unitamente a una estensione della copertura vaccinale con vaccino monovalente pandemico H1N1 2009, specialmente per il personale dei servizi sanitari ed essenziali, in quei paesi dove la campagna di immunizzazione ? risultata in un completo fallimento.
E' bene ricordare per? che - come ? emerso dopo l'improvvisa comparsa del virus pandemico un anno esatto fa, diffusosi indisturbato in aree povere in un paese in via di sviluppo, il Messico - la sorveglianza veterinaria ? carente oppure la corruzione dei pubblici ufficiali da parte di grandi aziende agro-alimentari, sempre nelle stesse aree sottosviluppate, per coprire eventuali epizoosi, rende quasi impossibile scoprire una nuova variante i nfluenzale di origine animali prima che questa abbia gi? causato una epidemia nell'uomo di dimensioni tali da non poter piu' essere contenuta.
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