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Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

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    Pandemia? Non ve laprendete con i maiali (Mike Davis) - IL MANIFESTO
    Mike Davis

    Pandemia? Non ve laprendete con i maiali

    Le orde di turisti primaverili sono tornate quest'anno da Canc?n con un invisibile ma sinistro souvenir. L'influenza suina messicana, chimera genetica probabilmente concepita in qualche pantano fecale di un industria di maiali, all'improvviso minaccia di portare la sua febbre in giro per il mondo. Il suo rapido propagarsi nel continente nord americano rivela una velocit? di trasmissione superiore all'ultima variet? pandemica ufficialmente riconosciuta, la febbre di Hong Kong del 1968.

    Rubando la scena all'assassino ufficialmente designato, l'H5N1 altrimenti conosciuto come influenza aviaria ? che oltretutto ha dimostrato di mutare vigorosamente ? questo virus suino costituisce una minaccia di sconosciuta magnitudo. Sicuramente, sembra meno letale della Sars del 2003 ma, essendo un'influenza, potrebbe durare molto pi? di questa ed essere meno incline a tornare nelle segrete caverne da cui ? saltata fuori.

    Ammesso che una normale influenza stagionale di tipo A uccide un milione di persone ogni anno, un suo anche modesto incremento di virulenza, specialmente se accoppiato con un'alta incidenza, potrebbe produrre una carneficina pari a un grande conflitto bellico.

    Intanto, una delle sue prime vittime sembra essere la consolante fiducia, per lungo tempo predicata dagli spalti dell'Organizzazione mondiale della sanit? (Oms), che la pandemia potesse essere contenuta tramite una rapida risposta della burocrazia medica, indipendentemente dalla qualit? dello stato di salute della popolazione locale. Sin dalle prime morti causate dall'H5N1 a Hong Kong nel 1997, l'Oms, con il sostegno della maggior parte dei servizi sanitari nazionali, ha promosso una strategia concentrata sull'identificazione e l'isolamento del ceppo pandemico e della sua area di contagio, cui segue la distribuzione alla popolazione di medicinali antivirali e, se disponibili, di vaccini.

    Un esercito di scettici ha giustamente contestato questo metodo di risposta all'insorgere di nuove minacce virali, sostenendo che i microbi sono ormai in grado di volare intorno al mondo (letteralmente parlando per quanto riguarda l'aviaria) pi? velocemente rispetto ai tempi di reazione dell'Oms o dei servizi sanitari nazionali.

    Sono finite sotto accuse anche le primitive, spesso inesistenti misure di sorveglianza del rapporto tra le malattie animali e umane. Ma il mito dell'audace, preventivo ed economico intervento contro l'aviaria non ? stato valutabile per colpa dei paesi ricchi, come Stati uniti e Gran Bretagna, che preferiscono investire in una loro linea Maginot biologica, piuttosto che incrementare drammaticamente gli aiuti nelle frontiere delle epidemie fuori dai loro confini. Allo stesso modo agiscono le multinazionali farmaceutiche, che combattono la domanda dei paesi del terzo mondo di fabbricazione pubblica di antivirali generici come il Tamiflu della Roche.

    Ad ogni modo, ? probabile che l'influenza porcina dimostri che la versione Oms/Ccd (Centro di controllo sulle malattie) della preparazione contro una pandemia ? senza nuovi corposi investimenti in sorveglianza, infrastrutture scientifiche e regolatorie, salute pubblica generale e accesso globale a medicinali di base ? appartenga alla stessa classe di rischio del truffaldino management piramidale dei derivati della Aig o i titoli di Madoff. Non si tratta tanto di un fallimento del sistema di allarme della pandemia, quanto della sua completa inesistenza, persino negli Stati uniti e in Europa. Forse non sorprende che il Messico non abbia n? la capacit? n? la volont? politica di monitorare le malattie del bestiame e il loro impatto sulla salute pubblica, ma la situazione ? quasi la stessa a nord del confine, dove la sorveglianza ? un fallimentare mosaico di giurisdizioni statali e le corporazioni di commercianti di bestiame trattano la salute con lo stesso atteggiamento con cui sono soliti trattare i lavoratori e gli animali. Allo stesso modo, una decade di avvisi urgenti da parte di scienziati nel campo non ? riuscita ad assicurare il trasferimento di sofisticate tecnologie di saggi virali al paese sulla strada diretta di probabili pandemie.

    Il Messico conta esperti di fama mondiale ma ha dovuto mandare i tamponi ai laboratori di Winnipeg (che ha meno del 3% ella popolazione di Citt? del Messico), per poter identificare il genoma del virus. Motivo per il quale si ? persa quasi una settimana. Ma nessuno era meno in allerta dei leggendari controllori di Atlanta. Stando al Washington Post, il Cdc ? rimasto all'oscuro dello scoppio della pandemia fino a sei giorni dopo che il governo messicano aveva iniziato ad impartire misure di sicurezza. Infatti il Post scrive: ?A distanza di due settimane dal riconoscimento dell'epidemia in Messico, i funzionari dei servizi sanitari americani non hanno ancora valide informazioni a riguardo?. Non ci sono scuse. Non si tratta di un evento straordinario. Di fatto, il vero paradosso di questo panico da virus suino ? che, sebbene del tutto inaspettato, era stato previsto con precisione.

    Sei anni fa "Science" aveva dedicato un lungo articolo (mirabilmente scritto da Bernice Wuetrich) per dimostrare che ?dopo anni di stabilit?, il virus nord americano dell?influenza suina ? entrato in una fase di rapida evoluzione. Dalla sua identificazione all?inizio della Depressione, il virus H1N1 aveva solo leggermente deviato dal suo genoma originario. Poi, nel 1998, si ? scatenato l?inferno. Una variet? altamente patogena cominci? a decimare le scrofe di un allevamento di maiali nella Carolina del nord, e nuove, virulente versioni iniziarono ad apparire quasi ogni anno, inclusa un?insolita variante dell? H1N1 che conteneva geni interni di H3N2 (l?altro tipo di influenza A che circolava tra gli umani. Ricercatori da Wuethrich, intervistati, espressero la preoccupazione che uno di questi ibridi potesse diventare un?influenza che colpiva gli umani (si ritiene che le pandemie del del 1957 e del 1958 siano state originate da una mescolanza di virus aviari e umani nei maiali) e sollecitarono la creazione di un sistema ufficiale di sorveglianza per l?influenza suina. Quell?ammonimento, naturalmente, pass? inosservato in una Washington che si preparava a gettare miliardi in fantasie bioterroriste e trascurava i pericoli pi? ovvii. Ma cosa ha provocato l?accelerazione di questa evoluzione dell?influenza suina? Probabilmente la stessa cosa che ha favorito la riproduzione dell?influenza aviaria. I virologi hanno a lungo ritenuto che il sistema agricolo intensivo della Cina meridionale ? un?ecologia immensamente produttiva di riso, pesci, maiali e uccelli selvatici e domestici ? sia il motore principale delle mutazioni influenzali: sia degli ?spostamenti? stagionali sia dei ?cambiamenti? episodici del genoma. (Pi? raramente, pu? verificarsi un passaggio diretto dagli uccelli ai maiali e/o agli umani, come con l?H5N1 nel 1997).

    Ma l'industrializzazione indotta dalle corporation della produzione da allevamenti ha rotto il monopolio naturale della Cina sull?evoluzione dell?influenza. Come molti autori hanno evidenziato, nei recenti decenni la zootecnia ? stata trasformata in qualcosa che somiglia pi? all?industria petrolchimica che all?allegra famiglia contadina raffigurata nei libri di scuola. Nel 1965, ad esempio, c?erano in America 53 milioni di maiali per pi? di un milione di fattorie; oggi, 65 milioni di maiali sono concentrati in 65mila strutture ? la met? delle quali con pi? di 500mila animali. In sostanza, ? avvenuta una transizione dai vecchi porcili a enormi inferni di escrementi, mai visti in natura, contenenti decine, persino centinaia di migliaia di animali con sistemi immunitari indeboliti, che soffocavano nel caldo e nel letame, mentre si scambiavano agenti patogeni a velocit? accecante con i loro compagni di sventura e con la loro patetica progenie. Chiunque passi per Tar Heel, North Carolina o Milford, Utah ? dove ogni partecipata di Smithfield Foods produce annualmente pi? di un milione di maiali, oltre che centinaia di pozze piene di merda tossica ? capirebbe in modo intuitivo quanto profondamente l'agrobusiness ha interferito con le leggi della natura.

    Lo scorso anno una rispettata commissione convocata dal Pew Research Center ha rilasciato un clamoroso rapporto sul tema ?produzione animale in allevamenti industriali?, sottolineando il grosso rischio che ?i continui cicli di virus in larghe mandrie aumenteranno le possibilit? di generazione di nuovi virus attraverso mutazioni o ricombinazioni che potrebbero risultare in una pi? efficiente trasmissione uomo-uomo. La commissione ha anche avvertito che l'uso promiscuo di diversi antibiotici negli allevamenti suini (alternativa meno costosa di un sistema di drenaggio o di ambienti pi? umani) stava causando l'aumento di resistenti infezioni da stafilococco, mentre le perdite fognarie producevano esplosioni da incubo di E. Coli e Pfisteria (l'apocalittico protozoo che uccise pi? di un milione di pesci negli estuari della Carolina, e fece ammalare decine di pescatori).

    Tuttavia, ogni tentativo di migliorare questa nuova ecologia patogena ? destinato a scontrarsi con il mostruoso potere esercitato dai conglomerati dell'allevamento come Smithfield Foods (maiale e manzo) e Tyson (pollo). I commissari della Pew, guidati dall'ex governatore del Kansas John Carlin, hanno raccontato di sistematiche ostruzioni alle loro ricerche da parte delle corporations, comprese sfacciate minacce di far ritirare i finanziamenti ai ricercatori. Inoltre questa ? un'industria altamente globalizzata, con equivalente peso politico internazionale. Come il gigante thailandese del pollame Charoen Pokphand riusc? a sopprimere le inchieste sul suo ruolo nell'espansione dell'influenza aviaria attraverso il sudest asiatico, allo stesso modo ? probabile che l'epidemiologia forense dell'esplosione della febbre suina vada a sbattere la testa contro le mura di pietra dell'industria delle costolette. Non vuol dire che la ?pistola fumante? non sar? mai trovata: c'? gi? del gossip sulla stampa messicana circa un epicentro dell'influenza intorno a una gigantesca sussidiaria della Smithfield Foods nello stato di Veracruz.

    Ma ci? che importa di pi? (specialmente a causa della continua minaccia costituita da H5N1) ? il quadro pi? ampio: la fallita strategia anti-pandemie dell'Organizzazione mondiale della sanit?, l'ulteriore declino della salute pubblica mondiale, il ferreo controllo di Big Pharma sui farmaci vitali e la catastrofe planetaria di un allevamento industrializzato e ecologicamente disordinato
    -
    <cite cite="http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/04/articolo/735/">IL MANIFESTO</cite>

  • #2
    Re: Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

    SUINA" O NO QUESTA INFLUENZA? - MISNA - Missionary Service News Agency
    STATI UNITI D'AMERICA
    2/5/2009 12.00

    "SUINA" O NO QUESTA INFLUENZA?

    Medicina e Salute, Brief

    ?I maiali sono stati spesso ritenuti una potenziale casa intermedia per questi virus perch? dispongono di recettori per l?influenza sia aviaria sia umana?: lo afferma il virologo americano Robert A.Lamb dell? Howard Hughes Medical Institute, Northwestern University, Chicago.


    Lamb ha seguito con particolare attenzione lo sviluppo della malattia, rimanendo in contatto con colleghi in tutto il mondo e con i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) di Atlanta (Georgia) e l?Organizzazione mondiale della Sanit? (Oms/Who, World health organization).

    Compiendo un minuzioso excursus su epidemie ed episodi minori di influenza a partire dal 1918, il dottor Lamb, in un articolo per la pagina-web del suo istituto scrive: ?L?influenza suina ('swine influenza') al centro di questo caso del 2009 ? una malattia respiratoria dei maiali causata da un virus del tipo ?A? che provoca regolari epidemie tra i suini. Le persone di solito non prendono l?influenza suina ma il contagio degli uomini pu? accadere e di fatto accade?.

    Se l?illustre virologo non sembra porsi problemi nel definire l'influenza ?suina?, devono porseli forse i mezzi d?informazione in seguito alle proteste di Israele che, secondo antiche leggi dietetico-religiose, ritiene il maiale (e altri tre animali) ?non kosher? e quindi impuri?

    Nel frattempo, secondo gli ultimi dati, sarebbero per il momento non pi? di 16 le vittime accertate a causa della malattia, quale che sia il nome con cui la si indica e il livello d'allarme suscitato.

    [CO]
    -
    <cite cite="http://www.misna.org/news.asp?a=1&IDLingua=2&id=244729">MISNA - Missionary Service News Agency</cite>

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    • #3
      Re: Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

      ANSA.it - Garattini: virus ha virulenza mite
      2009-05-04 16:21

      Garattini: virus ha virulenza mite

      ROMA-

      Il virus dell'influenza A/H1N1 "ha una virulenza mite. Questo ? dato anche dal fatto che in realt? gli infettati non sono cos? tanti. Normalmente l'influenza si diffonde in modo pi? rapido di cos?".


      Ad affermarlo, in un'intervista ad Affaritaliani.it, ? il farmacologo e direttore dell'Istituto di ricerche Mario Negri, Silvio Garattini.

      Secondo Garattini a generare allarmismo "sono i mass media. Bisogna informare, ma il pericolo - afferma nell'intervista - ? per quelli che vengono dalle zone colpite. Bisogna vedere da che parte arrivano le persone. Se una persona viene da un paese dove ci sono 10 casi di infezione, le possibilit? che sia infetta sono minime".

      Quanto ai farmaci antivirali in produzione e da utilizzarsi in caso di pandemia, in riferimento al farmaco Tamiflu Garattini rileva che "in realt? l'attivit? del farmaco ? poca. Nell'influenza normale si risparmia un giorno di malattia su cinque o sei. Per? - conclude l'esperto - ci sono effetti collaterali. Non ? che si faccia un grande affare a prenderlo"..
      -
      <cite cite="http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_959017675.html">ANSA.it - Garattini: virus ha virulenza mite</cite>

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      • #4
        Re: Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

        Ban Ki Moon: "Per ora l'allarme non sale" L'Oms: "Non sar? una nuova spagnola"

        Il sindaco di Citt? del Messico avverte che la situazione sta
        migliorando, le attivit? riprenderanno nei prossimi giorni
        Ban Ki Moon: "Per ora l'allarme non sale" L'Oms: "Non sar? una nuova spagnola"
        L'ultimo bilancio: 26 i morti accertati, 1003 casi in 20 Paesi
        In Italia altri due casi: in totale salgono cos? a quattro

        (16:03 04/05/2009)
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        • #5
          Re: Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

          Garattini ad Affari: "L'influenza? Un equivoco, tutta colpa dei giornali"

          L'INTERVISTA/ "L'allarme lanciato dall'Organizzazione Mondiale della Sanit?? E' in realt? un'allerta per le autorit? sanitarie, non per i cittadini. Un errore di termini. E' tutta colpa dei mass media. Nessun allarmismo". A spiegarlo in esclusiva ad Affari ? Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano. "Si tratta di un virus mite, non c'? rischio pandemia". E sulle cure: "Il Tamiflu? Crea tossicit?" Due nuovi casi di influenza A in Italia. Colpiti una 16enne e un bambino di 11 anni a Roma Il testo di una lettera choc inviata dal Messico ad Affari Chi si avvantaggia? Le case farmaceutiche Roche e Glaxo Ma non ci sono prove che il Tamiflu funzioni, anzi...

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          • #6
            Re: Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

            NUOVA INFLUENZA A/(H1N1): PRIME PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE (8 maggio 2009)

            A poche settimane dall'inizio della crisi causata dall'improvvisa diffusione del virus influenzale A/(H1N1) di origine suina (S-OIV), cominicano a comparire le prime descrizioni cliniche, epidemiologiche e virologiche: il New England Journal of Medicine ? uscito con una edizione speciale con articoli di libero accesso al pubblico e che descrivono sia il quadro clinico della malattia nell'uomo, sia alcuni elementi di epidemiologia e di caratterizzazione virologica. Anche il bollettino settimanale del Centro per il Controllo Malattie USA (MMWR, Morbidity Mortality Weekly Report) ha messo in linea il nuovo numero con nuovi dettagli sui casi umani riportati negli Stati Uniti. Infine Eurosurveillance aggiorna sia sui primi casi umani descritti in paesi appartenenti all'Unione Europa sia sulle ultime notizie sull'influenza aviaria A/H5N1 in Egitto. Si tratta di lettura altamente consigliate data la ricchezza di dettagli, l'accuratezza delle informazioni che possono finalmente aprire un piccolo squarcio nella coltre di disinformazione calata dall'alto dai mass-media e da un flusso ininterrotto di dichiarazioni, smentite da parte di ''esperti'', ricercatori in cerca di notoriet? (gi? peraltro acquisita durante i sei lunghi anni della panzoosi di influenza aviaria H5N1) e di politici spesso non solo ignoranti ma palesemente (e comprensibilmente) allergici alla chiarezza.

            Ci? che emerge dalle pubblicazioni circa il quadro clinico dell'infezione da nuovo virus influenzale A/(H1N1) ? una malattia a esordio acuto, con febbre molto alta (anche oltre i 40?C), dolori muscolari e articolari, tosse, mal di gola, brividi (un quadro tipicamente ''influenzale''), accompagnata in un certo numero di casi da sintomi gastrointestinali (vomito e diarrea, inappetenza); il decorso ? per la maggior parte dei casi benigno e si risolve senza il ricorso a particolari terapie; negli USA sono stati identificati (su circa 700 pazienti) almeno 36 casi di infezione complicata che ha richiesto il ricovero in ospedale; di questi, 22 casi possedevano un diario clinico completo; la met? ha sviluppato polmonite acuta dimostrata da reperti radiografici; la maggioranza ? stata dimessa dalla terapia intensiva e risulta in completa remissione; quattro i casi che hanno avuto necessit? di respirazione meccanica; due sono deceduti. Una larga parte dei pazienti ospedalizzati aveva una storia di pregressa patologia (immunosuppressione farmacologica, gravidanza, invalidit? gravi, asma). Negli USA la maggioranza di tutti i casi con infezione comprovata da analisi di laboratorio appartiene alle fasce di et? con meno di quarant'anni, con una importante percentuale di adolescenti. Questo sembra essere dovuto in parte alla maggiore mobilit? di questi soggetti e alla frequentazione di istituti scolastici, con una rete di contatti piu' estesa rispetto alle persone piu' adulte. E' possibile che la bassa incidenza di casi nelle fasce d'et? superiori ai 60 anni sia in parte dovuta alla presenza di anticorpi che reagiscono in modo crociato al nuovo virus, che ? un discendente bench? lontano dei virus di tipo H1N1 circolati sin dopo il 1919 e fino al 1957 e poi ancora dal 1977. Il virus in s? appare costituito da segmenti di RNA provenienti da altri lineaggi suini (nord-americani e europei) con componenti tipiche dei virus riassortanti suini-umani (H3N2). Il virus appare suscettibile all'attivit? inibitoria dei farmaci antivirali neuraminidasi-inibitori (oseltamivir, zanamivir, peramivir) ma resistente agli adamantani (amantadina, rimantidina). Un vaccino specifico potrebbe essere sviluppato a partire dai campioni clinici prelevati e in corso di analisi nei laboratori del CDC USA, Canadesi e di altri paesi. I vaccini umani stagionali sembrano non garantire copertura anticorpale nei confronti di questa nuova variante, data la distanza filogenetica che separa il virus H1N1 umano e quello riassortante.

            Infine, la trasmissione interumana ? efficiente e sostenuta, con trasmissione tramite contatti casuali in comunit?, via particelle umide espulse con la tosse o gli sternuti; e' anche possibile una via oro-fecale, se il virus - come appare dal quadro clinico sopra menzionato - infetta anche il tratto gastro-intestinale. E' quindi imperativo per la popolazione considerare il lavaggio delle mani come essenziale modalit? di riduzione del rischio di infezione, che deve essere ripetuto ogni qual volta si viene a contatto con le secrezioni nasali o bronchiali; il lavaggio delle mani deve essere ripetuto con frequenza durante la giornata. L'etichetta respiratoria ? un altro fattore cruciale di prevenzione: sia la tosse che gli sternuti devono essere fatti tramite lo schermo di un fazzoletto di carta che poi sar? gettato opportunamente nei cestini per la spazzatura o nel wc. In nessun caso si deve tossire o sternutire senza alcuna protezione davanti ad altri o a bambini. Se si ? febbricitanti non si deve uscire o andare al lavoro; se i bambini o gli adolescenti hanno la febbre devono rimanere a casa da scuola; in ogni caso si deve consultare un medico che dar? le indicazioni opportune. Tutte queste attivit? sono utili sia per l'influenza umana stagionale, che per la profilassi di quella da nuovo virus H1N1, nonch? per tutte le patologie infettive dell'apparato respiratorio.

            L'evoluzione di questa epidemia che coinvolge gi? una ventina di paesi, dove i piu' colpiti sono gli Stati Uniti, il Messico e il Canada, seguiti dalla Spagna e dalla Gran Bretagna e poi con molti meno casi tutti gli altri - rimane difficile da prevedere. Nell'emisfero meridionale sta iniziando la stagione invernale, e si pu? pensare che il nuovo virus possa circolare con maggior facilit?, come del resto gli altri patogeni respiratori. L'impatto che questa rinnovata circolazione nella popolazione umana avra' sulla struttura genetica e sulla virulenza e patogenicit? del virus ? sconosciuto.

            La co-circolazione di questo virus e gli altri di origine animale (aviari, suini, equini) rende ancora piu' arduo prevedere il comportamento di questi patogeni soggetti a una pressione evolutiva sconosciuta.

            Nel frattempo, la sorveglianza epidemiologica, virologica e la ricerca per ogni possibile regime terapeutico in grado di ridurre la morbidit? e la mortalit? anche e soprattutto nei paesi pover e del terzo mondo rimangono azioni di importanza vitale per minimizzare l'impatto sociale ed economico nonch? umano di questa pandemia ai suoi inizi.

            E' richiesta - ma ? difficile vederne i contorni - una leadership politica in grado di mobilitare risorse finanziarie, tecnologiche e intellettuali a livello internazionale, poich? nessun paese pu? dirsi ''a minor rischio'' per la diffusione di una malattia come l'influenza, la cui trasmissibilit? rende futile qualsiasi demarcazione geo-politica, razziale, religiosa, strategica.


            SEGUE ELENCO PUBBLICAZIONI


            -- NEW ENGLAND JOURNAL OF MEDICINE

            Original Article
            Emergence of a Novel Swine-Origin Influenza A (H1N1) Virus in Humans
            Novel Swine-Origin Influenza A (H1N1) Virus Investigation Team
            (http://content.nejm.org/cgi/content/...3810?query=TOC)

            Original Article
            Triple-Reassortant Swine Influenza A (H1) in Humans in the United States, 2005?2009
            V. Shinde and Others
            (http://content.nejm.org/cgi/content/...3812?query=TOC)

            Editorial
            H1N1 Influenza A Disease ? Information for Health Professionals
            L.R. Baden and Others
            (http://content.nejm.org/cgi/content/...3992?query=TOC)

            Editorial
            Implications of the Emergence of a Novel H1 Influenza Virus
            R.B. Belshe
            (http://content.nejm.org/cgi/content/...3995?query=TOC)

            Perspective
            Digital Disease Detection ? Harnessing the Web for Public Health Surveillance
            J.S. Brownstein and Others
            (http://content.nejm.org/cgi/content/...0702?query=TOC)

            Perspective
            Influenza A (H1N1) Virus, 2009 ? Online Monitoring
            J.S. Brownstein and Others
            (http://content.nejm.org/cgi/content/...4012?query=TOC)

            Perspective
            The Signature Features of Influenza Pandemics ? Implications for Policy
            M.A. Miller and Others
            (http://content.nejm.org/cgi/content/...3906?query=TOC)

            INOLTRE:

            * MMWR: Update: Novel Influenza A (H1N1) Virus Infections --- Worldwide, May 6, 2009 (http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/mm5817a1.htm)
            * Euro Surveill: Initial epidemiological findings in the European Union following the declaration of pandemic alert level 5 due to influenza A (H1N1) (http://www.eurosurveillance.org/View...rticleId=19204)
            * Euro Surveill (Germany): First sequence-confirmed case of infection with the new influenza A(H1N1) strain in Germany (http://www.eurosurveillance.org/View...rticleId=19203)

            SULLA SITUAZIONE DEL VIRUS H5N1:

            * Euro Surveill: (Editorial Note) Avian influenza A(H5N1) ? current situation (http://www.eurosurveillance.org/View...rticleId=19199)
            * Euro Surveill (Egypt age-related morbidity and mortality): Age-specific infection and death rates for human A(H5N1) avian influenza in Egypt (http://www.eurosurveillance.org/View...rticleId=19198)

            -
            -------

            Comment


            • #7
              Re: Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

              Influenza A (H1N1), ? necessaria la produzione di farmaci antinfluenzali generici | Campagna Accesso ai Farmaci (MSF Italia, 14/05/09, Editato)
              Influenza A (H1N1), ? necessaria la produzione di farmaci antinfluenzali generici

              I brevetti non dovrebbero impedire l?accesso ai farmaci essenziali: n? per combattere l?influenza, n? per l?HIV/AIDS o qualunque altra malattia


              14/05/2009

              Mentre prevale ancora l?incertezza sulla gravit? di una possibile pandemia influenzale, molti paesi poveri non hanno n? scorte di medicinali n? accordi di acquisto con le aziende farmaceutiche per assicurare alla popolazione l?accesso adeguato alle cure nel caso scoppi effettivamente una pandemia.

              ?Se si dovesse diffondere una pandemia, si potr? testare l?effettiva esistenza di una solidariet? internazionale: l?attenzione dovr? concentrarsi sui i paesi i poveri, che rischiano di essere particolarmente colpiti, in quanto meno preparati?, ha spiegato Michelle Childs, direttore delle relazioni istituzionali della Campagna per l?Accesso ai Farmaci Essenziali di Medici Senza Frontiere (MSF).

              ?La produzione di farmaci antinfluenzali generici ? fondamentale non solo per assicurare a questi paesi l?accesso ai farmaci ma anche per garantire un prezzo adeguato. I paesi ricchi non possono continuare a trovare soluzioni a scapito dei paesi i poveri?.

              Le popolazioni dei paesi pi? poveri saranno pi? vulnerabili all?Influenza A (H1N1) perch? sono gi? colpiti dalla malnutrizione e da altre gravi patologie quali la tubercolosi, l?HIV e la malaria.

              Concentrarsi solamente su accordi con gli attuali produttori per rinforzare le scorte di medicinali e ridurre i costi non risolver? il problema. Le compagnie produttrici di generici avranno un ruolo fondamentale in questa fase. In India, si pu? ampliare su vasta scala la produzione generica di oseltamivir poich? l? il brevetto su questo farmaco ? stato gi? respinto, e in molti altri paesi in via di sviluppo non ? stato registrato il brevetto.

              ?L?Organizzazione Mondiale della Sanit? (OMS), che ha il compito fronteggiare le pandemie, deve attivarsi per aumentare le scorte di farmaci generici per le cure che raccomanda?, ha sottolineato Childs. ?Solo l?OMS, infatti, ? in grado di determinare i quantitativi necessari e di coordinare un?equa distribuzione delle scorte di farmaci?.

              Nei paesi in cui i farmaci raccomandati sono protetti dal brevetto, i governi e/o i detentori dei brevetti devono garantire alle compagnie produttrici di generici che il brevetto non costituir? una barriera. I governi possono evitare che ci? accada emettendo delle licenze obbligatorie in base alle quali i detentori del brevetto ricevono un compenso.

              Finora, i detentori dei brevetti hanno emesso delle licenze volontarie nei confronti di molti gruppi farmaceutici, ma queste possono contenere una serie di clausole.

              ?I detentori dei brevetti potrebbero semplificare l?intero processo dichiarando pubblicamente che non faranno valere i diritti del loro brevetto per impedire l?accesso ai farmaci generici,? ha affermato Childs. In alternativa le societ? farmaceutiche potrebbero accettare di inserire i propri brevetti in un ?Patent Pool? ? un meccanismo che permette ai produttori di farmaci generici di produrre farmaci sulla base di accordi di licenza equi.

              ? inoltre importante ricordare che, sebbene una pandemia influenzale sia una minaccia, ogni giorno migliaia di persone muoiono di HIV/AIDS e altre malattie nei paesi pi? poveri.

              ?I brevetti non dovrebbero impedire l?accesso ai farmaci essenziali: n? per combattere l?influenza, n? per l?HIV/AIDS o qualunque altra malattia?, sottolinea Childs. ?Lo stesso livello di attenzione che viene dedicato all?influenza dovrebbe essere garantito anche per malattie che continuano a uccidere decine di milioni di persone nei paesi pi? poveri?.
              -
              <cite cite="http://www.medicisenzafrontiere.it/msfinforma/news.asp?id=2057">Influenza A (H1N1), ? necessaria la produzione di farmaci antinfluenzali generici | Campagna Accesso ai Farmaci</cite>

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              • #8
                Re: Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

                TEMPO DI VACANZA, TEMPO DI PREVENZIONE! (commento di IOH)

                E' ormai estate e mentre le persone stanno preparandosi per la spiaggia o la montagna, mettendo nelle borse da viaggio tutto l'occorrente per delle piacevoli gite, io penso che assieme a creme occhiali da sole, salvagente sarebbe meglio mettere dentro anche qualche semplice consiglio per ridurre un pochino il rischio di prendersi qualche ''regalino'' una volta giunti a destinazione.

                Fra le infezioni che si rischia di prendere in vacanza ce n'? un sacco legate all'igiene (o alla mancanza di) delle mani: per esempio tutti i tipi di dissenteria e diarrea del viaggiatore.

                Ora - quest'anno c'? anche l'influenza: s?, perch? contrariamente agli anni passati quando dopo maggio la stagione epidemica era gi? alle spalle, lasciata fra le nebbie dell'inverno, nel 2009 c'? la cosiddetta ''nuova influenza'', vale a dire quella causata dal virus H1N1 di origine suina, o se vogliamo l'H1N1v - insomma quello ''nuovo''.

                La domanda ?: possiamo evitare di prenderla?

                La risposta ?: no!

                Possiamo per? ridurre un poco la probabilit? di prenderla.

                Il nostro problema ? che non sappiamo quanti ce l'hanno in Italia e in Europa. Sappiamo per? che ? in 'accelerazione', vale a dire che il numero di casi - importanti e ''indigeni'' - aumenta progressivamente in tutto il continente (vedi il sito del Centro Europeo per il Controllo delle Malattie, con i suoi bollettini giornalieri, http://www.ecdc.europa.eu/).

                Se non possiamo sapere se lo starnuto del nostro vicino di ombrellone ? causato da un banale rhinovirus oppure dalla ''nuova'' influenza, allora non ci resta che prendere delle semplici contromisure.

                Quali?

                Per esempio queste:

                --) mantenere una discreta igiene personale, lavandosi frequentemente le mani con acqua e sapone, specialmente dopo essersi soffiati il naso e prima/dopo essere stati in bagno; in ogni caso sempre prima di mangiare; il lavaggio delle mani pu? essere fatto anche indipendentemente da quello che si ? fatto prima: a intervalli regolari, cos? si evita di dimenticarselo, e poi non costa nulla!;
                --) non toccarsi gli occhi, il naso e la bocca senza prima aver lavato le mani;
                --) evitare di baciare o esprimere la propria affettivit? se si hanno sintomi respiratori acuti, come raffreddore o tosse con o senza febbre;
                --) quando si ? fuori e non si dispone di fazzoletti carta e si ha la necessit? di tossire, farlo nell'incavo del braccio e mai coprendosi la bocca con le mani;
                --) una volta usati i fazzoletti vanno gettati negli appositi contenitori della spazzatura e mai riutilizzati; dopo aver toccato le secrezioni nasali, lavarsi le mani;
                --) se si soffre di disturbi gastro-intestinali (vomito e diarrea), tenere una stretta igiene personale, evitando di lasciare le superfici delle toilette contaminate (sar? necessario avvisare il personale di pulire con prodotti a base di candeggina; ? sgradevole, ma meglio che lasciare pericolosi ''residui'' dietro di s?!);
                --) se si hanno sintomi acuti di raffreddore e tosse, astenersi di frequentare luoghi affollati, o mezzi di trasporto a meno di forza maggiore; in questo caso potrebbe essere utile indossare una mascherina facciale;
                --) se si ha la febbre ? meglio procrastinare il viaggio, uscire, stare in mezzo alle persone; evitare di tornare subito al lavoro se si ha la febbre o sintomi acuti respiratori;
                --) se i bambini hanno sintomi febbrili, respiratori o gastro-intestinali, assicurarsi che restino a casa fino alla risoluzione dei sintomi e non farli frequentare luoghi di ritrovo, scuole, asili nido, parchi gioco;
                --) lavarsi le mani assieme ai bambini per assicurarsi che seguano i consigli degli adulti;
                --) controllarsi a vicenda! Se uno dei viaggiatori sembra stare poco bene, aiutarlo a contattare un medico oppure consigliarlo di evitare contatti non necessari con le altre persone;
                --) quando sul luogo di vacanza si ? in albergo o altro luogo di residenza, pulire giornalmente con prodotti detergenti di largo consumo le superfici lisce, le maniglie delle porte, la cucina, il bagno;
                --) non usare farmaci senza aver consultato un medico;
                --) se i sintomi persistono o si aggravano consultare un medico o chiamare una ambulanza, specificando i luoghi visitati, i sintomi, e se si ? in compagnia di altre persone sintomatiche...

                Queste sono solo alcune delle misure che si possono prendere, altre si possono porre in essere consultando i vari siti internet (il Ministero della Salute, il CDC USA, l'ECCD e cos? via). Oppure chiedendo al proprio medico di fiducia.

                L'importante ? darsi da fare: non aspettare che le informazioni vengano dall'esterno - dalla tv o dai giornali.

                Attivarsi, informarsi ? gi? un segno dell'impegno per ridurre la probabilit? di ammalarsi.

                Fare qualcosa per difendere se stessi e le persone con cui si vive ? un buon sistema anti-panico e anti-stress.

                Piccoli, semplici passi possono aiutarci a mantenere piu' a lungo la nostra salute; a salvaguardare quella delle persone che ci stanno vicino e la comunit?.

                Non c'? bisogno di spaventarsi: lavarsi le mani, tossire nell'incavo del braccio e altre misure sono di ''buon senso'' e si applicano nella prevenzione di praticamente tutti i malanni respiratori e intestinali non solo durante la circolazione di un ''nuovo'' virus influenzale.

                Sono semplici strumenti, utili per? a farci stare bene.

                S? ma, baster??

                No! Non baster? a difenderci totalmente dall'influenza o da altri malanni. Ma ci aiuter? un poco a evitare che le nostre mani si trasformino nel nostro super-diffusore di germi!!

                Vogliamo aiutarci? Vogliamo tentare di fare qualcosa, gratuitamente, per tutelare la nostra salute?

                Spero proprio di s?.
                Blogged with the Flock Browser

                Pubblicato da Giuseppe Michieli

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                • #9
                  Re: Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

                  Nuova influenza, esperti invitano a monitorare evoluzione virus (Reuters, editato)
                  Nuova influenza, esperti invitano a monitorare evoluzione virus

                  luned? 15 giugno 2009 10:38
                  di Tan Ee Lyn
                  HONG KONG (Reuters)


                  Alcuni esperti hanno invitato a un monitoraggio maggiore di come il virus H1N1evolver?, nei prossimi mesi, nell'emisfero meridionale.


                  Questo controllo, secondo gli esperti, potrebbe aiutare a fornire le risposte che gli scienziati hanno cercato per decenni.

                  In un articolo pubblicato sulla rivista Nature, scienziati giapponesi e statunitensi hanno riesaminato tutta la letteratura circa le pandemie pi? recenti -- l'influenza in Spagna del 1918-1919, quella asiatica del 1957 e quella di Hong Kong del 1968 -- cos? come alcuni articoli sull'influenza aviaria H5N1 negli ultimi 10 anni.

                  "Sebbene sia stato appreso molto sui virus influenzali, le questioni chiave sono ancora senza risposta: per esempio i fattori che determinano la trasmissioni tra specie diverse, le modalit? di riassortimento e la trasmissione da uomo a uomo, tutti elementi che, hanno scritto gli esperti, sono stati fondamentali nelle pandemie passate e saranno punti critici in caso di futura emergenza.

                  Il team, guidato da Yoshihiro Kawaoka dell'International Research Center for Infectious Diseases di Tokyo, ha fatto riferimento all'epidemia di influenza scoppiata in Spagna (*), caratterizzata da una prima ondata leggera, seguita poi da due altre ondate mortali.

                  Per questo gli studiosi invocano maggiore attenzione su eventuali cambiamenti genetici del virus, che potrebbero portare ad un contagio pi? virulento o ad una maggiore facilit? di trasmissione tra gli esseri umani.

                  "Un monitoraggio pi? attento, durante la stagione invernale, nell'emisfero meridionale, ? di importanza vitale se si vogliono evitare varianti del virus pi? violente", hanno scritto gli esperti.

                  "Da un punto di vista scientifico, l'opportunit? di tenere sotto controllo l'evoluzione del virus in tempo reale potrebbe fornirci preziose informazioni sui fattori che determinano la patogenecit? e/o la trasmissibilit?".

                  La nuova influenza H1N1 contiene materiale genetico che proviene dagli uccelli, dai suini e dagli esseri umani e sembra avere un tasso di mortalit? dello 0,2%, stando agli ultimi rapporti dei ricercatori.

                  Questo dato ? leggermente superiore a quello relativo all'influenza stagionale.

                  Gli esperti hanno anche dichiarato che la comunit? internazionale non era sufficientemente preparata per questa pandemia, con scarse riserve di medicinali e una blanda produzione di vaccini.
                  -
                  (*) La pandemia di influenza ''spagnola'' che impervers? fra il 1918 e il 1919 infettando almeno met? della popolazione mondiale e causando fra i 40 e i 100 milioni di morti, si pensa sia iniziata negli Stati Uniti e poi ''trasportata'' in Europa con le truppe inviate al fronte della Prima Guerra Mondiale. Il nome della nuova influenza (''spagnola'') fu attribuito in seguito allo scoppio dell'epidemia nel paese iberico, dove la stampa era pi? libera che negli altri paesi europei - in guerra - che sottostavano a una rigida censura propagandistica per non intaccare ''il morale'' della popolazione, gi? stremata da anni di privazioni e sofferenze belliche. Altri studiosi, per esempio il professor J. Oxford hanno suggerito come luogo di ''nascita'' del virus pandemico del 1918, le trincee francesi, dove le condizioni igienico-sanitarie erano proibitive, gi? nel 1916. Tutte le informazioni disponibili sulla base dell'analisi della letteratura scientifica dell'epoca suggeriscono come la Spagna non fu l'epicentro, ma soltanto uno dei paesi colpiti, assieme al resto d'Europa. Gli studi recenti condotti su virus ''ricostituiti'' - costruiti in laboratorio mettendo assieme frammenti rinvenuti in cadaveri sepolti nel permafrost artico - fanno pensare piu' a un virus di derivazione aviaria, adattato all'uomo, piuttosto che a un patogeno di origine suina. Il virus H1N1 poi si stabil? fra la popolazione suina in seguito all'interazione uomo-animale e l? rimase praticamente immutato fino agli anni piu' recenti, quando in nordamerica si ? cominciata ad osservare una tumultuosa evoluzione di questi sottotipi. (NdM IOH)
                  ----
                  <cite cite="http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITMIE55E08120090615">Nuova influenza, esperti invitano a monitorare evoluzione virus | Costume e Sport | Reuters</cite>

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                  • #10
                    2009: INFLUENZA A/H1N1 e PANDEMIA, Iniziativa di informazione

                    Oltre a PandemItalia (http://pandemitalia.blogspot.com) curato dal dr Fiacchini, ? gi? attivo un altro blog curato da un gruppo di specialisti che si occupa di emergenze sanitarie in modo professionale.

                    Il Blog si chiama ''Anteprima Redazionale: 2009: Influenza A/H1N1 e Pandemia'' (indirizzo: http://swinefluwebmorg.blogspot.com/)

                    Mi auguro che i lettori possano trovare in questa iniziativa utili strumenti conoscitivi e informativi.

                    IOH

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                    • #11
                      Re: 2009: INFLUENZA A/H1N1 e PANDEMIA, Iniziativa di informazione

                      Nel blog di cui sopra si possono trovare traduzioni e adattamenti dall'inglese di articoli e pubblicazioni di vari enti e organizzazioni come l'ECDC, presentazioni, video e aggiornamenti vari.

                      Ritengo si tratti di una importante iniziativa nel quadro di una generale indifferenza dei mezzi di informazione tradizionali in Italia sulla emergente pandemia influenzale e sui modi per comunicare il rischio alla popolazione, e su come - almeno tentare - di proteggersi.

                      Il moderatore (IOH) di questo forum non &#232; membro del gruppo redazionale del blog, n&#232; riceve alcun tipo di compenso per la citazione o pubblicizzazione dello stesso.

                      IOH

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                      • #12
                        Re: Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

                        CANADA, MANITOBA: COSA DICONO I MEDICI SULLE CONDIZIONI DEI LORO PAZIENTI AFFETTI DA NUOVA INFLUENZA. (articolo a cura del moderatore, con contenuti da Canadian Press)

                        CANADA, MANITOBA: COSA DICONO I MEDICI SULLE CONDIZIONI DEI LORO PAZIENTI AFFETTI DA NUOVA INFLUENZA.

                        L'ottima Helen Branswell della Canadian Press ? andata a parlare con i medici di Winnipeg, il piu' importante centro del Manitoba, la regione canadese al momento colpita da epidemie di influenza H1N1v. (http://www.google.com/hostednews/can...MHZJ8vxrGgh2Nw)

                        Per una rapida consultazione sui dati geografici e demografico-statistici, si pu? vedere la pagina dedicata di Wolfram (http://www04.wolframalpha.com/input/?i=canada).

                        I medici sono sorpresi di vedere il tasso di ammissione in terapia intensiva: in una normale stagione influenzale con picco invernale, si vedono uno o due pazienti al massimo in shock respiratorio; ora, con la nuova influenza, ci sono stati piu' di quindici casi di polmonite acuta e stress respiratorio acuto; quello che piu' preoccupa ? l'et? dei pazienti: se nelle stagioni passate erano gli anziani e i bambini molto piccoli a essere ricoverati, ora sono i giovani adulti.

                        Il fenomeno purtroppo ? ben noto perch? gi? osservato nelle precedenti pandemie del XX secolo.

                        I giovani - per vari motivi - sembrano essere molti piu' vulnerabili agli effetti dei virus influenzali di nuova introduzione in comunit?.

                        Secondo alcuni ricercatori, si tratta di un evento multifattoriale: la mancanza di anticorpi specifici, spesso invece presenti nelle persone piu' anziane, che hanno passato molte piu' epidemie di loro; la reazione eccessiva del sistema immunitario che attacca gli organi vitali danneggiandoli in modo irreparabile; la presenza nelle vie aeree dei soggetti giovani di altri patogeni, virus o batteri che ''potenziano'' gli effetti dell'influenza.

                        Una risposta precisa per? ancora non ? stata identificata.

                        Al momento in Manitoba ci sono stati circa 30 casi di polmonite acuta virale secondaria a infezione da H1N1v.

                        La giornalista ha riportato le dichiarazioni del dottor Kumar: ''Questi pazienti sono davvero gravi, molto gravi; trattarli ? difficile perch? richiedono assistenza respiratoria meccanica. E' impressionante la gravit? del loro stato.''

                        Un altro medico, questa volta dello Utah che ha visto nel suo ospedale una ventina di questi casi, non sa darsi una risposta valida sul perch? i pazienti sviluppino un simile quadro clinico.

                        Alcuni di questi medici stanno raccogliendo i dati sui pazienti critici da inviare alle riviste scientifiche, ma sembra che fatichino a trovare ''spazio''.

                        I dati raccolti dovranno servire a migliorare le strategie terapeutiche in modo da aumentare le probabilit? di sopravvivenza; al momento per il trattamento dei casi severi di influenza le opzioni non sono molte: a parte i farmaci antivirali, che manifestano la loro maggiore utilit? durante le prime 48 ore dall'esordio dei sintomi, ci sono gli antibiotici quando c'? prova di sovrinfezione batterica e l'assistenza respiratoria e supportiva generale; purtroppo per? gi? si segnalano i primi casi di polmonite da intubazione.

                        Da quello che emerge leggendo le suggestioni di questi operatori in ''prima linea'' si pu? trarre uno spunto: la urgenza di una rapida e piu' ampia possibile collaborazione inter-disciplinare per valutare ogni strumento terapeutico in grado di migliorare la prognosi di questi pazienti; l'influenza sta circolando nell'emisfero meridionale e i casi fatali in giovani adulti continuano ad aumentare. Non ? il momento di tenere per s? i dati, magari per pubblicarli in seguito: come ha insegnato la SARS nel 2003, quando in poche settimane il mondo fu invaso da un nuovo patogeno sconosciuto e una straordinaria collaborazione internazionale si instaur?, soltanto la cooperazione di tutta la comunit? scientifica globale pu? aiutare - o almeno aiutare a sperare - di trovare una qualche soluzione a questi tragici eventi.

                        GM

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                        • #13
                          Re: Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

                          H1N1v: La situazione si complica. (Opinioni del Moderatore)

                          [Opinioni del Moderatore IOH]

                          La situazione si complica.

                          C'? un caso cileno con sintomi neurologici: un ragazzo di 18 anni, ora fuori pericolo, con sviluppo di convulsioni oltre che polmonite acuta virale. Se confermato sarebbe una ulteriore causa di preouccupazione.

                          Lo stesso vale per l'Ontario, in Canada.

                          Questo articolo (http://www2.canoe.com/infos/quebecca...21-235231.html) parla chiaramente di casi che hanno raggiunto i Pronto Soccorso con obiettivit? neurologica positiva, e segni di encefalite, poi confermati positivi al virus H1N1v.

                          L'informazione di cui sopra proviene da FluTrackers, e dalla moderatrice Muscade.

                          E' importante sottolineare che le sequele neurologiche furono per la prima volta individuate durante la pandemia del 1889-90 in Italia (la 'Nona') e poi fra il 1916 e il 1919 durante le prime fasi della diffusione dell'H1N1 in Europa e la successiva estensione pandemica del virus.

                          Il parkinsonismo post-encefalitico pu? comparire anche dopo cinque-dieci anni. Le conseguenze della diffusione di un virus con queste caratteristiche fra i giovani adulti pone un gravissimo problema sanitario e in prospettiva per l'intera societ?, che si trover? ad affrontare le ricadute di questa malattia per decenni (una delle concause dell'esplosione del numero di pazienti internati nei manicomi italiani fu proprio la demenza post-encefalitica della famigerata 'Nona' prima e della 'Spagnola' poi, almeno secondo alcune fonti).

                          Oltre a questo ? da segnalare l'acquisizione della mutazione E627K nella sequenza della polimerasi basica da parte di un virus H1N1v isolato in Cina (la sequenza dovrebbe essere liberamente consultabile - previa registrazione - su GISAID; l'argomento ? ampiamente trattato qui: http://www.flutrackers.com/forum/sho...d.php?t=110932).

                          Questa particolare mutazione consente ai virus influenzali di proliferare a temperature piu' basse di quelle presenti nelle vie respiratorie degli animali (in questo caso, siccome la porzione di virus in questione ? di derivazione aviaria, la temperatura ottimale sarebbe intorno ai 39-41 gradi), attorno ai 33-37 gradi, temperatura presente nel rino-faringe umano; mentre i virus animali crescono piu' rapidamente nelle basse vie respiratorie, quelli 'adattati' all'uomo e con la mutazione crescono meglio nel naso e in gola, favorendo la trasmissione tramite sternuti, fra l'altro. Ora l'H1N1v ha dimostrato ampiamente di trasmettersi con o senza questa mutazione per via respiratoria e in modo estremamente efficiente. Questa mutazione per? ? considerata anche come determinante di patogenicit?, poich? accresce il tropismo tissutale, ovvero permette al virus di attecchire anche ai tessuti extra-polmonari. In precedenza si era detto - per es. il dr P. Palese - che l'H1N1v mancava di importanti determinanti genetiche di patogenicit? comuni a virus come H1N1 della 'Spagnola' e H5N1 e che le mutazioni adattative che gli hanno permesso una cos? efficiente replicazione e trasmissione nell'uomo sono ad oggi completamente sconosciute. Quale sia quindi il ruolo di questa nuova - pur attesa - mutazione della polimerasi non ? dato sapere. Sarebbe importante una valutazione da parte di esperti al di fuori dei soliti circoli di flubies.

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                          • #14
                            Re: Influenza h1n1: Commenti, analisi, opinioni

                            IL VACCINO PER LA NUOVA INFLUENZA H1N1 SARA' PROBABILMENTE DISPONIBILE A PARTIRE SOLO DALL'INIZIO DELL'ANNO PROSSIMO, secondo il direttore dell'ECDC

                            Nel suo discorso di indirizzo alla Conferenza Internazionale per il rafforzamento della cooperazione dei paesi dell'Unione Europa contro le malattie infettive (INTERNATIONAL CONFERENCE ?STRENGTHENING COOPERATION IN THE EUROPEAN UNION AGAINST INFECTIOUS DISEASES? - WARSAW, 25 JUNE 2009, accessibile seguendo questo LINK), il direttore del Centro Europeo per il Controllo delle Malattie ha espresso la sua previsione sulla disponibilit? di un vaccino specifico contro la Nuova Influenza A/H1N1v.

                            Secondo Zsuzsanna Jakab, il direttore dell'ECDC, il vaccino ''contrariamente a quanto indicato dai mezzi di informazione, sar? probabilmente disponibile a partire dall'inizio dell'anno prossimo (2010), e non a partire dall'inizio dell'autunno''.

                            A quel tempo la pandemia sar? gi? ben avviata verso la sua seconda fase di diffusione nell'emisfero settentrionale e non si sa quindi fino a che punto questo vaccino potr? essere ancora utile, oltretutto se come ha sottolineato la Jakab ''sar? disponibile in quantit? limitata'' e si dovranno affrontare prevedibili attriti fra i paesi dove sorgono gli stabilimenti produttivi e quelli che li dovranno acquistare dall'estero perch? sprovvisti di capacit? produttiva propria.

                            Un vaccino pandemico contro la nuova influenza H1N1 avrebbe potuto essere di un qualche aiuto nel ridurre la morbidit? e mortalit? causata dalla malattia, ma se le previsione dell'ECDC saranno verificate, i piani pandemici nazionali dovranno necessariamente tener conto di questo sviluppo e dotarsi di mezzi non farmaceutici per il controllo delle epidemie in comunit? e per il mantenimento dei servizi essenziali.

                            Gioved? 25 giugno 2009, scritto dal moderatore IOH-GM.

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                              Malta - Influenza suina spinge la Santa Comunione direttiva

                              Domenica, 5 luglio 2009
                              Influenza suina spinge la Santa Comunione direttiva
                              Cynthia Busuttil, Kurt Sansone

                              La Chiesa ha incaricato parrocchiani di non ricevere la Santa Comunione con la bocca nel tentativo di contenere la diffusione di influenza suina a Malta.

                              La decisione ? stata presa da Mons. Paul Cremona e Gozo Vescovo Mario Grech, previa consultazione con le autorit? sanitarie, un portavoce della Curia detto.

                              Il messaggio ? stato trasmesso alla congregazione attraverso una circolare letta nelle chiese intorno a Malta e Gozo durante la Messa

                              Salute Direttore Generale Ray Busuttil detto la direttiva ? stata destinata a ridurre il rischio di sacerdoti che trasportano il virus da una persona ad un'altra.

                              Le autorit? hanno confermato ieri, altri quattro casi distinti. Due casi comportano un 18-anno-vecchio e un 19-anno-vecchia donna che sono in vacanza. Un altro maltese due giovani sono stati confermati da portare l'influenza dopo il ritorno dalla loro vacanza a Cipro.

                              Le autorit? sanitarie detto a tutti coloro che avevano contratto l'influenza - ora ci sono 16 in tutti i casi confermati dopo lo stato di due di quelle in precedenza ? stato diagnosticato declassate a "probabile" di ieri - sono stati ben recupero.

                              Anche il 18-week-old British ragazzo che ? stato ammesso a Gozo General Hospital con un infezione al petto dopo aver contratto l'influenza suina ? stata scaricata ieri sera.

                              Un aereo di Air Malta operativo di Londra Gatwick a Catania ieri ? stato rinviato per quasi tre ore a Catania. Il ritardo ? stato a seguito di una procedura di salute per disinfettare l'aeromobile in collaborazione con le autorit? sanitarie siciliane, dopo due italiani sono stati riportati i passeggeri malati durante il volo.

                              I passeggeri sono stati esaminati dal medico, il medico siciliano autorit?, e dopo gli esami di laboratorio di Palermo, ? stato confermato che i passeggeri sono stati colpiti da H1N1 del virus.

                              Sebbene la Air Malta operativo equipaggio non hanno sintomi influenzali, il siciliano ha chiesto l'equipaggio di rimanere a Catania fino a quando il test di esame di tali passeggeri sono stati rilasciati.

                              Le autorit? ieri ha invitato le persone che hanno creduto contratto influenza suina non andare a Mater Dei del Dipartimento di emergenza o di altre cliniche, ma di contattare il proprio medico di famiglia o di chiamare il servizio di assistenza 2132 4086. Hanno detto tutti coloro che hanno confermato di essere stato colpito da influenza suina era stata in quarantena.

                              Dr Busuttil detto che non c'era motivo di salute pubblica per annullare eventi di massa, come l'Isola Mercoled? concerto di MTV. "Stiamo ancora esortando le persone a prendere le necessarie precauzioni", ha detto, aggiungendo che la Spagna, dove i casi di influenza H1N1 sono stati rampante, non annullare il concerto degli U2.

                              Ha anche detto che non vi era alcuna ragione per la scansione di persone che entrano in quanto l'isola coloro che sono asintomatici possono essere trasportano il virus.

                              A Gozo, nel caso in cui due casi sono stati confermati ultimo Venerd?, vi sono state reazioni al focolaio di influenza suina, anche se alcune persone che ha parlato a La Domenica Times di ieri ha espresso preoccupazione.

                              Paolo Cassar da Victoria ha detto di essere estremamente attento e lavare le mani ? stato ancora pi? regolarmente.

                              "Penso che sia importante utilizzare bicchieri usa e getta, quando andare a un bar", ha detto.
                              Guida turistica Theuma Angela aveva affermato di indossare guanti e una maschera, se non era troppo di un inconveniente.

                              "Io lavare regolarmente le mie mani, ma a volte l'acqua non ? prontamente disponibile," ha detto la donna.

                              Mariella Vella da Għajnsielem e Rachele Cardona Victoria erano entrambi preoccupati per le infezioni. "Ho comprato un disinfettante, non appena ho sentito che ci sono stati casi in Gozo," La signora Cardona ha detto, aggiungendo che ha costantemente il suo giovane figlio lava le mani.

                              Al contrario, George Vassallo da Victoria e Simon Schembri dal Gharb credo che il polverone su influenza suina ? soffiata fuori di proporzione. "Si tratta di un aggeggio da aziende farmaceutiche per fare soldi", ha detto Schembri.

                              Tuttavia, entrambi sono stati ammessi lavarsi accuratamente le mani con maggiore regolarit?.

                              Periodo: influenza suina a Malta

                              Lunedi, 29 giugno: A 26 anni, giocatore di rugby maschile sviluppa sintomi simil-influenzali tra cui la febbre, mentre per le vacanze con un gruppo di amici in Spagna.

                              Marted?, 30 giugno: Il rugby arriva gruppo torna a Malta alle 9 su un volo Ryanair. Un altro 26-anno-vecchio maschio giocatore di rugby che fanno parte del gruppo si ammala e si sviluppa dalla febbre la sera.

                              Mercoled?, 1 luglio: La seconda vittima invita nel suo medico, il quale suggerisce di test per l'influenza suina. Sia gli uomini che sono sottoposti a prova dalle autorit? sanitarie. Al 10 pm entrambi confermato di essere affetti da influenza suina e gli sforzi sono fatti per contattare gli altri membri del gruppo.

                              Giovedi, 2 luglio: La salute autorit? annunciare ufficialmente che Malta registrato la sua prima influenza suina due vittime e un altro 13 individui sono stati sottoposti a test. Con la sera, il numero delle vittime sale a quattro.

                              Venerd?, 3 luglio: Le prime due vittime di influenza suina dire The Times sono stati una buona risposta ai farmaci e sono stati in alta spiriti. Il numero delle vittime di influenza suina confermato spara fino a 16, un 18-mese-vecchio bambino tra i nuovi casi. Il bambino e un'altra vittima sono cittadini britannici.

                              Sabato, 4 luglio: Due cittadini britannici e due giovani maltese test positivi per l'influenza suina come due di questi su Venerd? hanno confermato il loro status declassata a "probabile". La Chiesa questioni istruzioni ai sacerdoti per le persone a ricevere la Santa Comunione a mano. Il Dipartimento della sanit? ha detto un gran numero di persone ? andato alla Mater Dei Ospedale Pronto Soccorso notte chiedendo di essere sottoposti a prove per l'influenza suina. Il portavoce ha spiegato che questo perturbato le operazioni del servizio e l'aumento del potenziale di diffusione del virus.

                              Dati confermati dal Dipartimento di Salute a 4 pm ieri.

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