Il picco massimo ? atteso tra una decina di giorni. Ma all?ospedale "Ruggi" sono gi? ventisette i bambini ricoverati in Pediatria a causa della nuova ondata dell?influenza.
? Sono proprio i pi? piccoli (da zero a quattro anni) ad essere maggiormente esposti al rischio di complicanze sia di natura respiratoria che gastrointestinale. ?Siamo praticamente al completo - spiega il primario del reparto di Pediatria Lello Albano - Ai nostri ventisette ricoverati vanno ad aggiungersi altri bambini che si trovano in Chirurgia pediatrica?. Un dato ancora pi? allarmante se si considera che, su scala regionale, il servizio di emergenza "118" ? stato costretto ad attivare i trasferimenti fuori regione. ?Con la chiusura dei reparti di Pediatria del Cardarelli e dell?o spedale di Scafati - ha proseguito Albano - la disponibilit? dei posti letto ? satura?. Eppure siamo ancora in fase di pre picco: il clou dell?influenza ? infatti previsto tra met? gennaio e met? febbraio. E se molti salernitani hanno trascorso le vacanze di Natale a letto, con il rientro al lavoro e la frequentazione "forzata" di uffici, scuole ed asili, il numero dei "contagiati", complice il freddo e gli sbalzi di temperatura, ? destinato ad aumentare.
? Sono proprio i pi? piccoli (da zero a quattro anni) ad essere maggiormente esposti al rischio di complicanze sia di natura respiratoria che gastrointestinale. ?Siamo praticamente al completo - spiega il primario del reparto di Pediatria Lello Albano - Ai nostri ventisette ricoverati vanno ad aggiungersi altri bambini che si trovano in Chirurgia pediatrica?. Un dato ancora pi? allarmante se si considera che, su scala regionale, il servizio di emergenza "118" ? stato costretto ad attivare i trasferimenti fuori regione. ?Con la chiusura dei reparti di Pediatria del Cardarelli e dell?o spedale di Scafati - ha proseguito Albano - la disponibilit? dei posti letto ? satura?. Eppure siamo ancora in fase di pre picco: il clou dell?influenza ? infatti previsto tra met? gennaio e met? febbraio. E se molti salernitani hanno trascorso le vacanze di Natale a letto, con il rientro al lavoro e la frequentazione "forzata" di uffici, scuole ed asili, il numero dei "contagiati", complice il freddo e gli sbalzi di temperatura, ? destinato ad aumentare.
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