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Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti sui casi umani

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  • #16
    Re: L'influenza aviaria ( HPAI H7 ) colpisce un allevamento di Ferrara

    IMOLA - Il virus dell'influenza aviaria H7N7 che ha colpito gli allevamenti a Mordano ? pericoloso solo per i polli, mentre nell'uomo al massimo d? sintomi lievi. Lo afferma Giovanni Rezza, epidemiologo dell'Istituto Superiore di Sanit?.

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    • #17
      Re: L'influenza aviaria ( HPAI H7 ) colpisce un allevamento di Ferrara

      Diciamo che - generalmente - il virus H7N7 non causa gravi infezioni nell'uomo, almeno era quello che si pensava fino all'aprile scorso quando un ceppo riassortante H7/H9 ? comparso nel pollame cinese causando oltre 130 casi accertati e 45 decessi. Un virus H7N7 ad alta patogenicit? caus? un decesso e una ottantina di casi pi? lievi in Olanda alcuni anni fa.

      Recentemente in Messico un ceppo H7N3 ha rivelato alcune mutazioni che lo rendono capace di infettare pi? facilmente l'uomo; il virus era stato isolato durante una grave epizoosi che ha colpito milioni di volatili e causato alcuni casi di congiuntivite nell'uomo.

      Come misura di buon senso, visti i recenti sviluppi e le nuove acquisizioni scientifiche su questi sottotipi di influenza aviaria, sarebbe opportuno avvertire tutti i soggetti interessati a usare la massima cautela e di indossare in modo appropriato gli equipaggiamenti di protezione personale al fine di minimizzare il contatto con l'animale infetto, l'ambiente contaminato, le attrezzature e i macchinari degli allevamenti colpiti, riducendo le opportunit? di passaggio del virus all'uomo.

      Di questo si pu? anche avere notizia leggendo le ordinanze emesse fino ad oggi dalla Regione E-R relativamente al divieto di introdurre negli stabilimenti affetti da H7N7 di animali domestici mammiferi senza autorizzazione.

      Si tratta di ridurre ogni opportunit? di ulteriore adattamento di questi virus ai mammiferi, cosa che pu? non necessitare di molti anni ma richiedere soltanto pochi passaggi da specie a specie.

      Usare cautela protegge da ogni altra brutta sorpresa, da costi aggiuntivi e da ricadute economiche pi? gravi, dovessero casi umani apparire nelle aree colpite. Senza contare la perdita di immagine dell'agricoltura made-in-italy e del nostro sistema veterinario e sanitario.

      Poi - certo - non si pu? andare a dire in giro che c'? un virus 'letale' a Ferrara. Non ? vero, ? stupido, e si fa anche la figura degli ignoranti.

      Cautela, s?, sempre e comunque. GM

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      • #18
        Re: L'influenza aviaria ( HPAI H7 ) colpisce un allevamento di Ferrara

        Vorrei soltanto aggiungere che - quando saranno disponibili le caratterizzazioni genetiche dei virus isolati negli allevamenti colpiti - specie per quanto riguarda i segmenti e le mutazioni responsabili dell'infettivit? e virulenza per l'uomo (segnatamente, quindi, l'emagglutinina, la neuraminidasi, il complesso delle polimerasi e la proteina non-strutturale) - nonch? la conferma della sensibilit? dei ceppi agli agenti antivirali disponibili - la prudenza non ? mai troppa.

        Quanto prima saranno disponibili questi dati tanto meglio sar? per l'informazione e la tranquillit? degli operatori del settore e della popolazione delle zone colpite.

        Nel frattempo, usare le necessarie protezioni personali nei casi previsti, all'interno degli stabilimento e durante le operazioni di vuoto biologico. O no? GM

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        • #19
          Re: L'influenza aviaria ( HPAI H7 ) colpisce un allevamento di Ferrara

          [Fonte: RaiNews24, pagina completa: (LINK). Estratto.]


          Portomaggiore nel ferrarese, Nuovo focolaio di aviaria: colpito allevamento di 18mila tacchini

          Per fronteggiare il nuovo caso, la Regione Emilia-Romagna ha gi? emanato un'ordinanza per l'attuazione delle misure straordinarie previste dalla normativa sanitaria che comprende, tra le altre, l'abbattimento degli animali presenti nell'allevamento, che inizier? al pi? presto

          Ferrara, 23 Agosto 2013


          Un nuovo focolaio di contagio da aviaria ? stato individuato in un allevamento di 18mila tacchini a Portomaggiore, nel ferrarese. L'allevamento si trova non molto distante dal sito di Ostellato, il primo ad essere stato colpito dall'aviaria. Gli esami hanno confermato la presenza del virus del tipo H7. Lo comunica la Regione.

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          • #20
            Re: L'influenza aviaria ( HPAI H7 ) colpisce un allevamento di Ferrara

            [Fonte: Regione Emilia-Romagna, testo completo: (LINK). Adattato.]


            Aviaria, nuovo caso di contagio in un allevamento di tacchini

            Il contagio a Portomaggiore (Fe). Scattate le misure di sicurezza. A breve inizieranno gli abbattimenti dei capi

            22.08.2013


            La rete di protezione stesa dalle autorit? sanitarie per prevenire la diffusione del virus dell?influenza aviaria ha evidenziato un nuovo focolaio di contagio da aviaria.

            Si tratta di un allevamento di 18 mila tacchini a Portomaggiore, nel ferrarese, nel quale si era verificata una mortalit? anomala dei volatili.

            L?allevamento si trova non molto distante dal sito di Ostellato, il primo ad essere stato colpito dall?aviaria. Gli esami specialistici condotti dalla sezione di Forl? dell?Istituto zooprofilattico, confermati dal Centro nazionale di riferimento per l?influenza aviaria di Padova, sui campioni prelevati nell?allevamento, hanno confermato la presenza del virus del tipo H7.

            Per fronteggiare il nuovo caso, la Regione ha gi? emanato un?ordinanza per l?attuazione delle misure straordinarie previste in questi casi dalla normativa sanitaria europea e nazionale. Il provvedimento comprende, tra le altre, operazioni di abbattimento degli animali presenti nell?allevamento, che inizieranno al pi? presto.

            Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, le autorit? sanitarie confermano che non vi ? alcun rischio per l?uomo derivante dal consumo di carni di tacchino.

            Per fare il punto della situazione si ? svolto nel primo pomeriggio, in Regione, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli e dell?assessore all?Agricoltura Tiberio Rabboni, un incontro con i rappresentanti delle associazioni del comparto avicolo.

            Accanto a una forte preoccupazione per le ricadute economiche ed occupazionali dell?epidemia, i presenti hanno tuttavia pienamente condiviso la scelta delle autorit? competenti di adottare misure rigorose per isolare i focolai e garantire in questo modo, oltre alla sicurezza sanitaria, anche la pi? rapida ripresa della produzione.

            22 agosto 2013


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            • #21
              Influenza Aviaria, per saperne di pi? attiva una pagina di Faq (Regione Emilia-Romagna, 22/8/13)

              [Fonte: Regione Emilia-Romagna, pagina originale: (LINK). Adattato.]


              Aviaria, per saperne di pi? attiva una pagina di Faq

              Disponibile sui siti istituzionali di Regione, Usl e Enti locali e negli URP le principali domande/risposte sul virus

              22.08.2013


              Ci sono problemi a mangiare alimenti che contengono uova crude? Devo usare qualche precauzione per le galline del pollaio domestico? Ma se non ci sono pericoli di contagio, perch? vengono sequestrate le uova?

              Queste sono solo alcune delle domande pi? frequenti che i cittadini, all?indomani della scoperta di focolai di influenza aviaria in allevamenti nel ferrarese e sul confine tra le province di Bologna e Ravenna, hanno posto agli operatori degli uffici informazione dei Comuni e delle Aziende sanitarie locali.

              Per rispondere a queste ed ad altre domande, la Regione Emilia-Romagna e le Aziende Usl di Imola e Ferrara hanno raccolto le domande pi? frequenti arrivate in questi giorni e reso disponibili le relative risposte.

              Sui siti internet della Regione (www. http://www.saluter.it/influenza-aviaria-le-domande-e-le-risposte-piu-frequenti ), della Usl di Imola (http://www.ausl.imola.bo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6415 ), della Usl di Ferrara (www.ausl.fe.it/home-page/news/allegati-news/2013/aviaria-le-risposte-alle-molte-domande-dei-cittadini ) e del Comune di Mordano ( http://mordano.provincia.bologna.it/index.php/influenza-aviaria/ ) sono disponibili, sotto forma di Faq, le informazioni pi? richieste, che saranno implementate nei prossimi giorni. Le stesse informazioni, su depliant, sono disponibili anche presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico degli stessi Enti.

              Le autorit? sanitarie precisano che per gli allevamenti avicoli rurali, ossia per chi possiede pollame (galline, anatre, oche e altri volatili) per consumo personale, non esistono pericoli che possano derivare dal consumo delle loro carni o uova. Le precauzioni da adottare sono quelle che occorrono per evitare il contatto con animali selvatici, adottando alcuni accorgimenti, come ad esempio evitare che nel recinto scorrano fossi o canali o vi siano stagni.

              Per quanto riguarda la prevenzione della diffusione del virus, la raccomandazione che viene fatta, se si sospetta che sia comparsa la malattia (ad esempio la morte improvvisa e contemporanea di diversi animali), ? di contattare il Dipartimento di Sanit? Pubblica dell?Ausl di riferimento, che provveder? ad effettuare gli accertamenti del caso.

              I sanitari ribadiscono, ancora una volta, che non c?? nessun pericolo che possa derivare dal consumo di carni avicole e di uova, e che il ritiro di quest?ultime ? stato disposto esclusivamente come misure di estrema cautela in quanto potenzialmente venute a contatto con il virus.

              L?eventuale contaminazione non ? pericolosa per il consumatore, bens? per il possibile contatto delle uova o dei relativi scarti (gusci) con altri avicoli.

              22 agosto 2013


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              • #22
                Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                [Fonte: Regione Emilia-Romagna, documento completo: (LINK). Estratto.]


                Influenza aviaria - Misure di contenimento dell'influenza aviaria sul territorio della regione Emilia-Romagna - Ulteriori aggiornamenti

                (?)

                IL PRESIDENTE

                Visti:
                • il T.U.L.L.S.S approvato con R.D. n. 1265/34;
                • l?art. 32 della Legge 23/12/1978, n. 833 e successive modificazioni ed integrazioni;
                • il Regolamento di Polizia Veterinaria approvato con D.P.R. 8/2/1954, n. 320 e successive modificazioni ed integrazioni;
                • la Legge 218 del 2 giugno 1988 - Misure per la lotta contro l?afta epizootica ed altre malattie epizootiche degli animali;
                • il D.M. n. 298 del 20 luglio 1989, regolamento per la determinazione dei criteri per il calcolo del valore di mercato degli animali abbattuti ai sensi della Legge n. 218 del 2 giugno 1988;
                • il Decreto Legislativo 25 gennaio 2010, n. 9 ?Attuazione della Direttiva 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l?influenza aviaria che abroga la Direttiva 92/40/CE;
                • il Dispositivo dirigenziale recante ulteriori misure di controllo e eradicazione per contenere l?eventuale diffusione del virus della influenza aviaria, Ministero della salute DGSAF 0016208-p-21/8/2013.
                • il referto della sezione di Forl? con il quale si comunica l?isolamento di un virus influenza aviaria sottotipo H7 da carcasse di galline ovaiole prelevate nell?allevamento, sito nel comune di Ostellato (FE), Cod. Az. 017FE030 e la successiva conferma del laboratorio di riferimento nazionale (IZS delle Venezie) che si tratta di virus influenzale H7N7 ad alta patogenicit? (HPAI).
                • il referto del laboratorio di riferimento nazionale (IZS delle Venezie) con il quale si comunica l?isolamento di un virus influenza aviaria sottotipo H7N7 ad alta patogenicit? (HPAI) da tamponi prelevati da galline ovaiole dell?allevamento, sito nel comune di Mordano (BO), Cod. Az. 045BO040
                • il referto del laboratorio di riferimento nazionale (IZS delle Venezie) con il quale si comunica la positivit? per virus influenzale sottotipo H7 in tacchini dell?allevamento, sito nel comune di Portomaggiore (FE), Cod. Az. 019FE078
                Considerati:
                • i riscontri delle indagini epidemiologiche svolte dai Servizi veterinari delle AUSL di Ferrara e Imola e dal reparto Sorveglianza Epidemiologica Veterinaria dell?IZSLER, presso le aziende sede di focolaio di influenza aviaria;
                • la situazione epidemiologica nazionale.
                Ritenuto opportuno integrare le misure attualmente in vigore in Regione Emilia-Romagna nei confronti dell?influenza aviaria per quanto riguarda la biosicurezza e i controlli presso gli allevamenti avicoli.

                Valutato necessario procedere alla verifica sanitaria degli allevamenti avicoli presenti nell?area territoriale circostante l?allevamento interessato dal referto ed in quelli ad esso funzionalmente collegati.

                Ritenuto altres? necessario aggiornare le disposizioni adottate in data 21 agosto scorso con propria Ordinanza n. 170, sulla base del riscontro di virus influenzale Tipo H7 in allevamento della provincia di Ferrara.
                Dato atto del parere allegato

                Su proposta dell?Assessore alle Politiche per la salute

                ORDINA

                1) l?istituzione di:
                • una zona di protezione con un raggio minimo di tre chilometri intorno alle aziende 017FE030 e 019FE078 corrispondente all?intero territorio del comune di Ostellato e Portomaggiore(FE);
                • una zona di sorveglianza con un raggio minimo di dieci chilometri intorno alle aziende, comprendente l?intero territorio dei comuni di Masi Torello, Tresigallo, Migliarino, Migliaro, Comacchio, Argenta (FE) e la parte del territorio del comune di Ferrara situata tra la strada Statale 15 (Via Pomposa) e a est della strada Provinciale Via PonteAssa;
                nonch?
                • una zona di protezione con un raggio minimo di tre chilometri intorno all'azienda 045BO040 corrispondente a:
                  • intero territorio dei comuni di Mordano (BO) e Bagnara di Romagna (RA);
                  • parte del territorio del comune di Imola (BO) situato a est dalla strada statale 610 e a nord della Via Emilia;
                  • parte di territorio del comune di Solarolo (RA) situato a nord della diramazione per Ravenna della autostrada A14
                • una zona di sorveglianza con un raggio minimo di dieci chilometri intorno all'azienda, comprendente alla rimanente parte dei Comuni di Imola (BO) e Solarolo (RA) e all?intero territorio dei comuni di Castelguelfo (BO), Conselice (RA), Massalombarda (RA), Sant?Agata sul Santerno (RA), Lugo (RA), Cotignola (RA), Faenza (RA), Castelbolognese (RA);
                2) l?adozione delle misure come di seguito specificate.

                Misure da applicare nella zona di protezione e nella zona di sorveglianza

                Nelle zone di protezione e sorveglianza devono essere applicate le seguenti misure:

                1. censimento di tutte le aziende e degli animali presenti;

                2. i veterinari ufficiali dei Servizi veterinari della AUSL visitano quanto prima tutte le aziende commerciali per sottoporre ad esame clinico il pollame e gli altri volatili in cattivit?;

                3. gli allevamenti delle specie sensibili situati nelle zone devono essere sottoposti a controllo sierologico e virologico;

                4. i prelievi sono eseguiti dai veterinari dei Servizi veterinari della AUSL o da veterinari aziendali sotto il controllo ufficiale;

                5. gli allevamenti delle specie sensibili situati fuori dalle zone, ma collegati funzionalmente a quelli compresi nelle zone o appartenenti alla stessa propriet? devono essere sottoposti a controllo con le modalit? indicate al punto precedente;

                6. negli allevamenti soggetti a controllo ? vietato lo spostamento degli animali fino al completamento, con esito negativo, dell?esame;

                7. gli allevamenti delle specie sensibili, compresi nelle zonepossono spedire animali e uova da cova solamente ad allevamenti, macelli e incubatoi situati nella zona stessa oppure, nel caso di macelli e incubatoi, in impianti esistenti nelle immediate vicinanze dei limiti della zona previa autorizzazione della Regione;

                8. gli incubatoi situati nelle zone possono spedire pulcini solo ad allevamenti siti nella zona stessa;

                9. le uova da consumo prodotte in allevamenti compresi nella zona di sorveglianza devono essere destinate a centri di imballaggio situati nella zona stessa o situati nelle immediate vicinanze dei limiti della zona previa autorizzazione della Regione;

                10. i mangimifici devono effettuare i trasporti di mangime con automezzi dedicati unicamente a tale zona, devono evitare trasporti per pi? allevamenti e devono garantire la disinfezione dei mezzi di trasporto;

                11. il trasporto di animali e uova deve avvenire con automezzi operanti esclusivamente nelle zone e, con lo stesso automezzo, non devono essere effettuati carichi in pi? allevamenti;

                12. gli automezzi che effettuano la raccolta di carcasse, cascami, pollina, avanzi di macellazione e rifiuti da allevamenti di volatili e macelli situati nelle zone devono essere destinati esclusivamente ad operare nella zona stessa e i rifiuti devono essere destinati ad impianti situati nella zona o nelle immediate vicinanze della stessa previa autorizzazione della Regione.

                13. tutto il pollame e tutti gli altri volatili in cattivit? sono trasferiti e tenuti all'interno di un edificio dell'azienda. Qualora ci? sia irrealizzabile o qualora il loro benessere sia compromesso, essi sono confinati in altro luogo della stessa azienda che non consenta contatti con altro pollame o altri volatili in cattivit? di altre aziende. ? adottata ogni misura ragionevole per ridurre al minimo i contatti con i volatili selvatici;

                14. le carcasse degli animali devono essere distrutte quanto prima;

                15. tutte le parti di veicoli, utilizzati dal personale o da altre persone, che entrano o escono dalle aziende e che potrebbero essere state contaminate sono sottoposte a accurata disinfezione;

                16. non sono ammessi, senza l'autorizzazione del veterinario ufficiale, l'ingresso o l'uscita da un'azienda di pollame, altri volatili in cattivit? o mammiferi domestici. Tale limitazione non si applica ai mammiferi che abbiano accesso unicamente agli spazi riservati all'abitazione umana in cui essi: non hanno contatti con il pollame o altri volatili in cattivit? dell'azienda, non hanno accesso alle gabbie o alle zone in cui ? tenuto il pollame o altri volatili in cattivit? dell'azienda;

                17. aumenti della morbilita' o della mortalita' o cali significativi dei livelli di produzione nelle aziende sono immediatamente segnalati al veterinario ufficiale il quale svolge gli opportuni accertamenti;

                18. chiunque entri o esca dalle aziende deve rispettare opportune misure di biosicurezza volte a impedire la diffusione dell'influenza aviaria;

                19.il titolare dell?azienda tiene un registro di tutti i visitatori dell'azienda, escluse le abitazioni, in modo da agevolare la sorveglianza e la lotta contro la malattia. Tale registro deve essere messo a disposizione del Servizio veterinari della ASL competente che lo richiede;

                20. nelle zone ? vietata l?introduzione e l?immissione di selvaggina delle specie sensibili ed ? altres? vietata la vendita ambulante di animali delle specie sensibili.

                21. Nelle zone ? vietata, salvo autorizzazione del veterinario ufficiale della AUSL, la rimozione o lo spargimento della pollina.

                Misure specifiche

                Nella zone di sorveglianza la Regione pu? autorizzare il trasporto diretto di:

                1) pollame da macello a un impianto situato fuori dalla zona di sorveglianza per la macellazione immediata, alle condizioni di cui all'articolo 23, comma 1, lettere a), b) del D.lgs 25/1/2010 n. 9;

                2) pollastre destinate a un'azienda in cui non sia presente altro pollame e che sia ubicata, preferibilmente all'interno delle zone di protezione e sorveglianza. L'azienda ? sottoposta a sorveglianza ufficiale successivamente all'arrivo delle pollastre che restano nell'azienda di destinazione per almeno 21 giorni;

                3) pulcini di un giorno: verso un'azienda o un capannone di tale azienda ubicati nel territorio nazionale, al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza purch? vengano applicate opportune misure di biosicurezza, l' azienda sia sottoposta a sorveglianza ufficiale dopo il trasporto e i pulcini di un giorno restino nell'azienda di destinazione per almeno 21 giorni; oppure verso una qualsiasi altra azienda nel caso in cui si tratti di pulcini di un giorno nati da uova da cova di aziende avicole ubicate al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza, purch? l'incubatoio di partenza sia in guado di garantire, attraverso la propria organizzazione logistica e le condizioni operative in materia di biosicurezza, che dette uova non abbiano avuto alcun contatto con altre uova da cova o pulcini di un giorno di allevamenti avicoli delle citate zone, caratterizzati quindi da un diverso stato sanitario;

                4) uova da tavola verso un centro di imballaggio designato, purch? siano applicate opportune misure di biosicurezza;

                5) uova verso uno stabilimento per la fabbricazione di ovo prodotti previsto dall'allegato III, sezione X, capitolo II, del regolamento (CE) n. 853/2004 per essere manipolate e trattate conformemente all'allegato II, capitolo XI, del regolamento (CE) n. 852/2004, situato all'interno o all'esterno della zona di sorveglianza;

                6) uova destinate alla distruzione;

                Le presenti misure sono mantenute per almeno 30 giorni dalla data del completamento delle operazioni preliminari di pulizia e disinfezione nell'azienda infetta.

                Altre disposizioni

                Su tutto il territorio della regione Emilia-Romagna sono sospesi mercati, fiere e concentramenti di animali delle specie sensibili.

                Su tutto il territorio della regione Emilia-Romagna sono attuati controlli straordinari previsti nel piano regionale di emergenza per influenza aviaria trasmesso con nota del Servizio Veterinario e Igiene degli alimenti regionale prot. ASS/VET/05/29228 del 18/8/2005, fermo restando quanto previsto dal piano nazionale di monitoraggio della influenza aviaria per quanto riguarda le regioni identificate a maggior rischio.

                La presente ordinanza sostituisce integralmente l?ordinanza 170 del 21/8/2013.

                Il presente atto sar? pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.


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                • #23
                  Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                  Influenza aviaria, la richiesta dei Verdi: "Indennizzi solo per siti in regola"

                  Influenza aviaria, la richiesta dei Verdi: "Indennizzi solo per siti in regola"
                  ?La Regione indennizzi gli allevamenti solo se in regola con le norme europee''. E' quanto sollecita Sauro Turroni, co-portavoce dei Verdi dell'Emilia- Romagna, dopo i casi di influenza aviaria a Ostellato (Ferrara) e Mordano (Bologna). ''Non possiamo indennizzare chi non ? in regola con le direttive europee e mantiene le galline ovaiole dei propri allevamenti in gabbie non a norma, come sembra siano quelle di Mordano - sostiene Turroni - che risulterebbero gabbie arricchite di vecchio tipo, prive del bagno di sabbia, non conformi con le disposizioni riguardanti il benessere delle galline ovaiole''.?

                  ...

                  Potrebbe interessarti: http://www.forlitoday.it/cronaca/inf...oni-verdi.html

                  Comment


                  • #24
                    Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                    Aviaria, continuano gli abbattimenti in Emilia

                    All'abbattimento dei 700 mila volatili di tre allevamenti colpiti da influenza aviaria, ? previsto si aggiungano le stesse operazioni per le oltre 200 mila galline sane della societ? agricola Morgante di Occhiobello (Rovigo). ? uno stabilimento della stessa filiera del gruppo Eurovo (che in quel sito dichiara una capacit? di 500 mila esemplari) alla quale appartengono anche i due allevamenti di ovaiole colpiti in Emilia, a Ostellato (Ferrara) e Mordano (Bologna).
                    IL TERZO FOCOLAIO. Dopo l'emergere il 23 agosto del terzo focolaio (un allevamento di 18 mila tacchini a Portomaggiore), che ? il secondo nel Ferrarese, nella frazione veneta di Santa Maria Maddalena subito oltre il Po, il Comune di Occhiobello ha emanato un'ordinanza di abbattimento preventivo di animali sani, dopo l'esito negativo delle indagini sierologiche e virologiche dell'azienda sanitaria Ulss 18, e senza alcun sospetto di malattia n? di mortalit? anomala.

                    ..


                    LAVORATORI IN QUARANTENA. Negli allevamenti colpiti, ha rilevato il segretario della Flai-Cgil Emilia-Romagna, Ivano Gualerzi, ?il 95% dei lavoratori sono avventizi e non hanno ammortizzatori sociali?. Sono circa 150 i lavoratori dei tre allevamenti, per i quali, tra l'altro, ? prevista una breve quarantena, hanno chiarito al servizio veterinario regionale, che impedisce loro di cercare subito un altro impiego nel settore. ?Per i lavoratori a tempo indeterminato? ha precisato Gualerzi ?intervengono i normali ammortizzatori, ma per gli avventizi no, tanto che nella prima grande influenza aviaria intervenne lo Stato e si trov? una soluzione nazionale?. Per gli allevamenti colpiti, ha precisato il servizio veterinario, il blocco dell'attivit? produttiva dura 30 giorni a partire dalla prima disinfezione dei locali.

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                    • #25
                      Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                      Influenza aviaria. Ue approva le misure di controllo sanitarie dell?Italia

                      Il ministero della Salute informa che nella riunione che si e' tenuta oggi a Bruxelles gli esperti dell?Unione Europea hanno valutato e ritenuto adeguate le misure di controllo adottate dall?Italia per eradicare i focolai di influenza aviaria che si sono verificati in Emilia Romagna.

                      26 AGO - La Commissione europea ha ratificato le misure italiane e disciplinato le movimentazioni verso gli altri Stati Membri e i Paesi Terzi di pollame vivo e uova da cova provenienti dalle aree di sorveglianza della malattia (alcuni comuni delle province di Bologna, Forli-Cesena, Ravenna, Ferrara e Rovigo). La situazione sar?' rivalutata a Bruxelles nella prossima riunione del comitato prevista per il 10 settembre prossimo.

                      Il ministero della Salute informa che nella riunione che si e' tenuta oggi a Bruxelles gli esperti dell’Unione Europea hanno valutato e ritenuto adeguate le misure di controllo adottate dall’Italia per eradicare i focolai di influenza aviaria che si sono verificati in Emilia Romagna. 

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                      • #26
                        Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                        [Fonte: Ministero della Salute, pagina originale: (LINK).]


                        Influenza aviaria: l'Unione europea approva le misure di controllo sanitarie dell'Italia.


                        Nella riunione che si e' tenuta oggi a Bruxelles gli esperti dell?Unione Europea hanno valutato e ritenuto adeguate le misure di controllo adottate dall?Italia per eradicare i focolai di influenza aviaria che si sono verificati in Emilia Romagna.

                        La Commissione europea ha ratificato le misure italiane e disciplinato le movimentazioni verso gli altri Stati Membri e i Paesi Terzi di pollame vivo e uova da cova provenienti dalle aree di sorveglianza della malattia (alcuni comuni delle province di Bologna, Forli-Cesena, Ravenna, Ferrara e Rovigo). La situazione sar?' rivalutata a Bruxelles nella prossima riunione del comitato prevista per il 10 settembre prossimo.

                        Al momento gli allevamenti infetti sono sempre tre e i Servizi veterinari stanno portando a termine i controlli per verificare tutte le situazioni a rischio.

                        Per quanto riguarda le misure di controllo gi? in atto a livello nazionale, il Ministro della Salute valuter?' la situazione sia con le Regioni sia con le Associazioni dei produttori il prossimo 28 agosto.


                        Data di pubblicazione: 26 agosto 2013, ultimo aggiornamento 26 agosto 2013


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                        • #27
                          Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                          Grazie a
                          Gert van der Hoek

                          Aviaria, nuovo focolaio nel Bolognese:
                          abbattute 150 mila galline


                          BOLOGNA - Nuovo focolaio di influenza aviaria a Mordano, sul confine tra le province di Bologna e Ravenna. Il virus ? stato individuato a seguito dell'attuazione del Piano di controllo straordinario previsto dalla Regione in un allevamento di galline ovaiole, di propriet? Eurovo, gruppo titolare del primo focolaio di Ostellato (Fe) e dell'altro sito a Mordano. L'accertamento del nuovo focolaio ? avvenuto grazie alla stretta rete di sorveglianza sanitaria messa in campo dalla Regione e alla collaborazione delle imprese di settore, proprio per garantire il contenimento dell'infezione all'indomani della scoperta dell'arrivo del virus in regione. Dall'assessorato Politiche per la salute regionale riferiscono che ?il diffondersi della malattia era prevedibile perch? avvenuto nell'ambito della stessa azienda di produzione e a pochi chilometri dall'altro focolaio?. Le operazioni di abbattimento dei circa 150mila capi inizieranno in giornata.

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                          • #28
                            Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                            [Fonte: Regione Emilia-Romagna, pagina completa: (LINK). Estratto.]


                            Influenza aviaria - Misure di contenimento dell'influenza aviaria sul territorio della regione Emilia-Romagna - Ulteriori aggiornamenti

                            (?)


                            IL PRESIDENTE

                            Visti:
                            • il T.U.L.L.S.S approvato con R.D. n. 1265/34;
                            • l?art. 32 della Legge 23/12/1978, n. 833 e successive modificazioni ed integrazioni;
                            • il Regolamento di Polizia Veterinaria approvato con D.P.R. 8/2/1954, n. 320 e successive modificazioni ed integrazioni;
                            • la Legge 218 del 2 giugno 1988 - Misure per la lotta contro l?afta epizootica ed altre malattie epizootiche degli animali;
                            • il D.M. n. 298 del 20 luglio 1989, regolamento per la determinazione dei criteri per il calcolo del valore di mercato degli animali abbattuti ai sensi della Legge n. 218 del 2 giugno 1988;
                            • il Decreto Legislativo 25 gennaio 2010, n. 9 ?Attuazione della Direttiva 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l?influenza aviaria che abroga la Direttiva 92/40/CE;
                            • il Dispositivo dirigenziale recante ulteriori misure di controllo e eradicazione per contenere l?eventuale diffusione del virus della influenza aviaria, Ministero della salute DGSAF 0016208-p-21/08/2013.
                            • il Dispositivo dirigenziale recante ulteriori misure di controllo e eradicazione per contenere l?eventuale diffusione del virus della influenza aviaria; misure integrative al precedente dispositivo, Ministero della salute DGSAF 0016230-p-22/08/2013.
                            • il referto della sezione di Forl? con il quale si comunica l?isolamento di un virus influenza aviaria sottotipo H7 da carcasse di galline ovaiole prelevate nell?allevamento, sito nel comune di Ostellato (FE), Cod. Az. 017FE030 e la successiva conferma del laboratorio di riferimento nazionale (IZS delle Venezie) che si tratta di virus influenzale H7N7 ad alta patogenicit? (HPAI).
                            • il referto del laboratorio di riferimento nazionale (IZS delle Venezie) con il quale si comunica l?isolamento di un virus influenza aviaria sottotipo H7N7 ad alta patogenicit? (HPAI) da tamponi prelevati da galline ovaiole dell?allevamento, sito nel comune di Mordano (BO), Cod. Az. 045BO040
                            • il referto del laboratorio di riferimento nazionale (IZS delle Venezie) con il quale si comunica la positivit? per virus influenzale sottotipo H7 in tacchini dell?allevamento, sito nel comune di Portomaggiore (FE), Cod. Az. 019FE078
                            • il referto del laboratorio di riferimento nazionale (IZS delle Venezie) con il quale si conferma la positivit? per virus influenzale sottotipo H7 in galline ovaiole dell?allevamento, sito nel comune di Mordano (BO), Cod. Az. 045BO042
                            Considerati:
                            • i riscontri delle indagini epidemiologiche svolte dai Servizi veterinari delle AUSL di Ferrara e Imola e dal reparto Sorveglianza Epidemiologica Veterinaria dell?IZSLER, presso le aziende sede di focolaio di influenza aviaria;
                            • la situazione epidemiologica nazionale.
                            Ritenuto opportuno integrare le misure attualmente in vigore in Regione Emilia-Romagna nei confronti dell?influenza aviaria per quanto riguarda la biosicurezza e i controlli presso gli allevamenti avicoli.

                            Valutato necessario procedere alla verifica sanitaria degli allevamenti avicoli presenti nell?area territoriale circostante gli allevamenti sede di focolaio ed in quelli ad esso funzionalmente collegati.

                            Ritenuto altres? necessario aggiornare le disposizioni adottate in data 23 agosto scorso con propria Ordinanza n. 173, sulla base del riscontro di virus influenzale Tipo H7 in allevamento della provincia di Bologna.
                            Dato atto del parere allegato

                            Su proposta dell?Assessore alle Politiche per la salute

                            ORDINA

                            1) l?istituzione di:
                            • una zona di protezione con un raggio minimo di tre chilometri intorno alle aziende 017FE030 e 019FE078 corrispondente all?intero territorio del comune di Ostellato e Portomaggiore(FE);
                            • una zona di sorveglianza con un raggio minimo di dieci chilometri intorno alle aziende, comprendente l?intero territorio dei comuni di Masi Torello, Tresigallo, Migliarino, Migliaro, Comacchio, Argenta (FE) e la parte del territorio del comune di Ferrara situata tra la strada Statale 15 (Via Pomposa) e a est della strada Provinciale via PonteAssa;
                            nonch?
                            • una zona di protezione con un raggio minimo di tre chilometri intorno alle aziende 045BO040 e 045BO042 corrispondente a:
                              • intero territorio dei comuni di Mordano (BO) e Bagnara di Romagna (RA);
                              • parte del territorio del comune di Imola (BO) situato a est dalla strada statale 610 e a nord della Via Emilia;
                              • parte del comune di Massa Lombarda(RA)posto a sud della strada provinciale n.253
                              • parte di territorio del comune di Solarolo (RA) situato a nord della diramazione per Ravenna della autostrada A14
                            • una zona di sorveglianza con un raggio minimo di dieci chilometri intorno all'azienda, comprendente alla rimanente parte dei Comuni di Imola (BO), Solarolo (RA) e Massa Lombarda (RA) e all?intero territorio dei comuni di Castelguelfo (BO), Medicina (BO), Conselice (RA), Sant?Agata sul Santerno (RA), Lugo (RA), Cotignola (RA), Faenza (RA), Castelbolognese (RA);
                            2) l?adozione delle misure come di seguito specificate.

                            Misure da applicare nelle zone di protezione e sorveglianza

                            1. censimento di tutte le aziende avicole e degli animali presenti;

                            2. i veterinari ufficiali della AUSL visitano quanto prima tutte le aziende commerciali per sottoporre ad esame clinico il pollame e gli altri volatili in cattivit?;

                            3. viene attuata un'ulteriore sorveglianza sierologica e virologica conformemente alle indicazioni operative regionali e nazionali in modo da individuare l'eventuale ulteriore diffusione dell'influenza aviaria nelle aziende ubicate nella zona di protezione.

                            Misure da applicare nelle zone di protezione

                            Nelle zone di protezione devono essere applicate le seguenti misure:

                            1. tutto il pollame e tutti gli altri volatili in cattivit? sono trasferiti e tenuti all'interno di un edificio dell'azienda. Qualora ci? sia irrealizzabile o qualora il loro benessere sia compromesso, essi sono confinati in altro luogo della stessa azienda che non consenta contatti con altro pollame o altri volatili in cattivit? di altre aziende. ? adottata ogni misura ragionevole per ridurre al minimo i contatti con i volatili selvatici;

                            2. le carcasse sono distrutte quanto prima;

                            3. i veicoli e le attrezzature utilizzati per trasportare pollame o altri volatili in cattivit? vivi, carne, mangime, concime, liquami e lettiere, nonch? qualsiasi altro materiale o sostanza potenzialmente contaminati sono sottoposti ad una o pi? procedure di disinfezione;

                            4. tutte le parti di veicoli, utilizzati dal personale o da altre persone, che entrano o escono dalle aziende e che potrebbero essere state contaminate sono sottoposte senza indugio ad una o pi? procedure di disinfezione di cui all?art 48 del D.lgs 25/1/2010, n. 9;

                            5. non sono ammessi, senza l'autorizzazione del veterinario ufficiale, l'ingresso o l'uscita da un'azienda di pollame, altri volatili in cattivit? o mammiferi domestici. Tale limitazione non si applica ai mammiferi che abbiano accesso unicamente agli spazi riservati all'abitazione umana in cui essi: a) non hanno contatti con il pollame o altri volatili in cattivit? dell'azienda; b) non hanno accesso alle gabbie o alle zone in cui ? tenuto il pollame o altri volatili in cattivit? dell' azienda;

                            6. eventuali aumenti della morbilit? o della mortalit? o cali significativi dei livelli di produzione nelle aziende sono immediatamente segnalati al veterinario ufficiale;

                            7. chiunque entri o esca dalle aziende deve rispettare opportune misure di biosicurezza volte a impedire la diffusione dell'influenza aviaria;

                            8. il titolare tiene un registro di tutti i visitatori dell'azienda, escluse le abitazioni, in modo da agevolare la sorveglianza e la lotta contro la malattia. Tale registro deve essere messo a disposizione del Servizio veterinario della ASL competente che lo richieda;

                            9. sono vietati, salvo autorizzazione del Servizio veterinario regionale, la rimozione o lo spargimento della pollina proveniente dalle aziende ubicate nelle zone di protezione;

                            10. ? vietata l?introduzione e l?immissione di selvaggina delle specie sensibili destinata al ripopolamento faunistico ed ? altres? vietata la vendita ambulante di animali delle specie sensibili;

                            11. sono vietati la movimentazione e il trasporto tra aziende, su strada,salvo che sulle strade private delle aziende, o su rotaia, di pollame, altri volatili in cattivit?, di pollastre, di pulcini di un giorno, di uova e di carcasse.

                            12. ? vietato il trasporto di carni di pollame dai macelli, dagli impianti di sezionamento e dai depositi frigoriferi salvo se: a) le carni provengono da pollame allevato al di fuori delle zone di protezione e sono state conservate e trasportate separatamente dalle carni di pollame provenienti dalle zone di protezione;b)le carni sono state prodotte almeno 21 giorni prima della data stimata della prima infezione in un'azienda all'interno di una zona di protezione e da allora sono state conservate e trasportate separatamente dalle carni prodotte in seguito. Il divieto di cui ai punti 10 e 11 non si applica tuttavia al transito su strada o rotaia attraverso la zona di protezione che non comporti operazioni di scarico o soste.

                            13. in deroga ai punti 10 e 11 la Regione pu? autorizzare il trasporto diretto a un macello designato situato all'interno della zona di protezione, di sorveglianza o soggetta a restrizione del pollame proveniente da un'azienda situata nella zona di protezione e destinato alla macellazione immediata;

                            14. in deroga ai punti 10 e 11 Il Ministero, pu? autorizzare:
                            a) il trasporto diretto di pulcini di un giorno, provenienti da aziende ubicate all'interno della zona di protezione, a un'azienda o a un capannone di quell'azienda che siano ubicati sul territorio nazionale, al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza;
                            b) il trasporto diretto di pulcini di un giorno nati da uova provenienti da aziende ubicate al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza a una qualsiasi altra azienda ubicata sul territorio nazionale, al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza;
                            c) il trasporto diretto di pollastre a un'azienda o a un capannone di quell'azienda nei quali non sia presente altro pollame e che siano ubicati preferibilmente all'interno della zona di protezione o sorveglianza;
                            d) il trasporto diretto di uova da cova da qualsiasi azienda a un incubatoio da essa designato (?incubatoio designato?) ubicato all'interno della zona di protezione o da un'azienda ubicata nella zona di protezione a qualsiasi incubatoio designato;
                            e) il trasporto diretto delle uova da consumo a un centro di imballaggio designato dalla Regione, a un centro per la fabbricazione di ovo prodotti oppure per la distruzione
                            Misure da applicare nella zona di sorveglianza

                            Nelle zone di sorveglianza devono essere applicate le seguenti misure:

                            1. ?vietata la movimentazione di pollame, pollastre, pulcini di un giorno, uova all'interno della zona di sorveglianza salvo autorizzazione della Regione; tale divieto non si applica al transito su strada o rotaia attraverso la zona di sorveglianza che non comporti operazioni di scarico o soste;

                            2. ? vietato il trasporto di pollame, pollastre, pulcini di un giorno e uova verso aziende, macelli o centri di imballaggio o stabilimenti per la fabbricazione di ovoprodotti ubicati all'esterno della zona di sorveglianza.

                            3. In deroga ai punti 1 e 2 la Regione pu? tuttavia autorizzare il trasporto diretto di:
                            a) pollame da macello a un impianto situato preferibilmente nella zona di protezione o sorveglianza;
                            b) pollastre destinate a un'azienda in cui non sia presente altro pollame e che sia ubicata, preferibilmente all'interno delle zone di protezione e sorveglianza. L'azienda ? sottoposta a sorveglianza ufficiale successivamente all'arrivo delle pollastre che restano nell'azienda di destinazione per almeno 21 giorni;
                            c) pulcini di un giorno: verso un'azienda o un capannone di tale azienda ubicati nel territorio nazionale, al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza purch? vengano applicate opportune misure di biosicurezza, l' azienda sia sottoposta a sorveglianza ufficiale dopo il trasporto e i pulcini di un giorno restino nell'azienda di destinazione per almeno 21 giorni; oppure verso una qualsiasi altra azienda nel caso in cui si tratti di pulcini di un giorno nati da uova da cova di aziende avicole ubicate al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza, purch? l'incubatoio di partenza sia in grado di garantire, attraverso la propria organizzazione logistica e le condizioni operative in materia di biosicurezza, che dette uova non abbiano avuto alcun contatto con altre uova da cova o pulcini di un giorno di allevamenti avicoli delle citate zone, caratterizzati quindi da un diverso stato sanitario;
                            d) uova da cova verso un incubatoio designato situato all'interno o all'esterno della zona di sorveglianza. Le uova da cova e i relativi imballaggi sono disinfettati prima della spedizione e deve essere garantita la rintracciabilit? delle uova;
                            e) uova da tavola verso un centro di imballaggio designato, uova verso uno stabilimento per la fabbricazione di ovo prodotti previsto dall'allegato III, sezione X, capitolo II, del regolamento (CE) n. 853/2004 per essere manipolate e trattate conformemente all'allegato II, capitolo XI, del regolamento (CE) n. 852/2004, situato all'interno o all'esterno della zona di restrizione;
                            f) uova destinate alla distruzione;
                            4. chiunque entri o esca dalle aziende deve rispettare opportune misure di biosicurezza volte a impedire la diffusione dell'influenza aviaria;

                            5. i veicoli e le attrezzature utilizzati per trasportare pollame o altri volatili in cattivit? vivi, carcasse, mangime, concime, liquami e lettiere, nonch? qualsiasi altro materiale o sostanza potenzialmente contaminati sono puliti e disinfettati senza indugio secondo le procedure di cui all?art 48 del D.lgs 25/01/2010, n. 9;

                            6. non sono ammessi, senza l'autorizzazione del veterinario ufficiale, l'ingresso o l'uscita da un'azienda di pollame, altri volatili in cattivit? o mammiferi domestici. Tale limitazione non si applica ai mammiferi che abbiano accesso unicamente agli spazi riservati all'abitazione umana in cui essi: non hanno contatti con il pollame o altri volatili in cattivit? dell'azienda, non hanno accesso alle gabbie o alle zone in cui ? tenuto il pollame o altri volatili in cattivit? dell'azienda;

                            7. aumenti della morbilit? o della mortalit? o cali significativi dei livelli di produzione nelle aziende sono immediatamente segnalati al veterinario ufficiale il quale svolge gli opportuni accertamenti;

                            8. il titolare dell?azienda tiene un registro di tutti i visitatori dell'azienda, escluse le abitazioni, in modo da agevolare la sorveglianza e la lotta contro la malattia. Tale registro deve essere messo a disposizione del Servizio veterinari della ASL competente che lo richiede;

                            9. ? vietata, salvo autorizzazione del veterinario ufficiale della AUSL, la rimozione o lo spargimento della pollina;

                            10. ? vietata l?introduzione e l?immissione di selvaggina delle specie sensibili destinata al ripopolamento faunistico; ? altres? vietata la vendita ambulante di animali delle specie sensibili

                            Le presenti misure sono mantenute per almeno 30 giorni dalla data del completamento delle operazioni preliminari di pulizia e disinfezione nell'azienda infetta.

                            Altre disposizioni

                            Su tutto il territorio della regione Emilia-Romagna sono sospesi mercati, fiere e concentramenti di animali delle specie sensibili.

                            Su tutto il territorio della regione Emilia-Romagna sono attuati controlli straordinari previsti nel piano regionale di emergenza per influenza aviaria trasmesso con nota del Servizio Veterinario e Igiene degli alimenti regionale prot. ASS/VET/05/29228 del 18/8/2005, fermo restando quanto previsto dal piano nazionale di monitoraggio della influenza aviaria per quanto riguarda le regioni identificate a maggior rischio.

                            La presente ordinanza sostituisce integralmente l?ordinanza 173 del 21/8/2013.

                            Il presente atto sar? pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.


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                            • #29
                              Focolai di H7N7 in Emilia-Romagna: mantenere alta l?attenzione e seguire le procedure (EpiCentro, 29 agosto 2013)

                              [Fonte: EpiCentro, pagina originale: (LINK). Adattato.]


                              Focolai di H7N7 in Emilia-Romagna: mantenere alta l?attenzione e seguire le procedure

                              Luca Busani - Dipartimento di Sanit? pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, reparto di Epidemiologia veterinaria e analisi del rischio, Iss; Ugo Santucci - Direzione generale della sanit? animale e dei farmaci veterinari, ministero della Salute

                              29 agosto 2013


                              Sono quattro, ad oggi, i focolai di influenza aviaria ad alta patogenicit? (HPAI, dall?inglese Highly Pathogenic Avian Influenza), sottotipo H7, registrati nel nostro Paese a partire da agosto 2013.

                              Tutti si sono verificati sul territorio della Regione Emilia-Romagna. I primi due e il quarto (segnalati in Provincia di Ferrara e di Bologna e confermati rispettivamente il 14, il 21 e il 27 agosto) riguardano allevamenti di galline ovaiole mentre il terzo (in Provincia di Ferrara, confermato il 23 agosto) coinvolge un allevamento industriale di tacchini.

                              La situazione epidemiologica ? seguita costantemente dalle autorit? sanitarie locali e nazionali che immediatamente hanno messo in atto le misure di controllo previste per eradicare i focolai e ridurre al minimo i rischi di ulteriore diffusione. Per gli aggiornamenti consulta la pagina dedicata sul sito dell?Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (IzsVe, Centro di Referenza nazionale per l?influenza aviaria).


                              Il quadro generale

                              I virus influenzali aviari, in particolare i sottotipi H5 e H7 sono inclusi nelle attivit? di sorveglianza sui volatili selvatici e domestici in tutta Europa, e sono sporadicamente riscontrati in volatili sia domestici che selvatici, soprattutto anatidi, che sono il reservoir principale dei virus aviari in natura. Normalmente questi virus circolano nella forma ?a bassa patogenicit?? (o Low Pathogenicity Avian Influenza), che si contraddistingue per causare nei volatili domestici un?infezione lieve. Dopo aver infettato i volatili domestici, solo molto raramente questi virus evolvono in forme ad alta patogenicit?.

                              Virus aviari del sottotipo H7 a bassa patogenicit? sono stati rilevati in Europa e in Italia negli anni passati durante la normale attivit? di sorveglianza sia in volatili domestici che selvatici, e un H7N7 HPAI fu la causa dell?epidemia olandese di influenza aviaria del 2003. Riguardo al virus H7N7 HPAI in circolazione in Emilia-Romagna, questo ? diverso geneticamente da quello olandese del 2003 che infett? circa 80 soggetti causando anche un decesso, e non presenta mutazioni che lo rendono in grado di infettare i mammiferi pi? facilmente. Il virus ? anche diverso dal pi? aggressivo H7N9 che sta circolando in Cina da marzo 2013, dove sono stati riportati numerosi casi umani e decessi e dal recente H7N7 cinese, anch?esso ritenuto potenzialmente a rischio per la salute umana.


                              Indicazioni di sanit? pubblica

                              Al momento, in Italia, non ? stata evidenziata alcuna trasmissione del virus H7N7 HPAI dai volatili infetti all?uomo. In questa cornice, in cui il rischio di infezione per la popolazione ? pressoch? nullo, e solo gli operatori a stretto contatto con volatili infetti possono essere esposti all?infezione, mantenere alta l?attenzione ed applicare al meglio le procedure di sicurezza individuale e le misure di controllo ed eradicazione previste per legge sono le principali accortezze che deve avere chi lavora negli allevamenti avicoli (veterinari, operatori sanitari, allevatori, ecc).

                              Leggi in proposito il provvedimento del Ministero della Salute del 21 agosto 2013: ?Influenza aviaria ? Dispositivo dirigenziale recante ulteriori misure di controllo ed eradicazione per contenere l?eventuale diffusione del virus dell?influenza aviaria? (pdf 252 kb) e le ?Misure integrative al Dispositivo dirigenziale Prot. DGSAF 16208-P del 21 agosto 2013? (pdf 408 kb).

                              Quale misura di attenzione e di protezione della salute, nelle aree di circolazione del virus H7N7 HPAI ? importante identificare rapidamente potenziali casi umani tra i soggetti esposti ad avicoli infetti (allevatori, veterinari, operatori sanitari che intervengono negli allevamenti infetti).

                              Chi dovesse presentare sintomi simil-influenzali o congiuntivite dopo essere stato a contatto con avicoli infetti dovrebbe essere sottoposto rapidamente ad accertamenti diagnostici per verificare se la causa ? effettivamente il virus influenzale aviario o altri agenti patogeni. ? comunque prassi consolidata monitorare sierologicamente le persone professionalmente esposte durante le attivit? di estinzione dei focolai, per verificare eventuali sieroconversioni, indicative di infezioni anche asintomatiche con i virus aviari.

                              Infine, come ricorda la circolare ministeriale sull?influenza stagionale 2013-2014 (pdf 830 Mb) il personale che, per motivi di lavoro, ? a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani ? e dunque chi lavora negli allevamenti avicoli ? rientra nelle categorie per le quali la vaccinazione nei confronti dell?influenza stagionale ? raccomandata.

                              Infatti, bench? il vaccino per l?influenza stagionale non protegga anche dall?H7N7, ? importante che, in soggetti esposti al virus aviario, si riduca il rischio di infezione contemporanea con virus influenzali stagionali umani (H3N2 e H1N1) e virus aviari, per evitare eventuali ricombinazioni tra questi virus cos? mutevoli.


                              Risorse utili-
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                              • #30
                                Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                                [Fonte: Ministero della Salute, pagina originale: (LINK).]


                                Influenza aviaria: Lorenzin, con Regioni e operatori piena condivisione su misure adottate


                                Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha incontrato oggi a Roma le autorit? sanitarie della Regione Emilia Romagna, interessata ai focolai di influenza aviaria, e delle regioni Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Lombardia, Umbria e Veneto, e le Associazioni dei produttori avicoli.

                                Al momento gli allevamenti infetti rimangono quattro mentre continuano i controlli previsti per verificare tutte le situazioni a rischio.

                                In considerazione della situazione epidemiologica, i rappresentanti delle Regioni presenti e i produttori hanno condiviso le misure di controllo finora adottate per far fronte alla malattia, in linea con quanto ratificato dalla Commissione europea lo scorso 26 agosto, e tenuto conto della necessit? di assicurare la tutela e la messa in sicurezza del settore avicolo.

                                Dette misure consistono nella regolamentazione dei movimenti del pollame vivo e delle uova dalle zone a rischio, da riconsiderare in attesa della evoluzione della situazione epidemiologica.

                                Il Ministero della Salute, con il Centro di referenza nazionale e la Regione Emilia Romagna, valuteranno di volta in volta la possibilit? di derogare alle misure.

                                Il ministro Lorenzin si ? impegnata ad attivare procedure rapide per quanto riguarda l?indennizzo dei danni diretti ai focolai concordando con i ministri degli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi e delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo interventi sulla Commissione europea per i danni subiti dagli allevamenti non colpiti dai focolai ma interessati dalle misure di restrizione.

                                Il rappresentante della Commissione Europea Alberto Laddomada conferma la disponibilit? a garantire una rapida applicazione delle misure comunitarie che prevedono una percentuale di indennizzi.

                                Come gi? evidenziato dal Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (ECDC) e dalla Commissione europea, il consumo di carne di pollame e di uova in commercio ? sicuro e quindi non vi sono motivi ostativi al loro consumo. Si ricorda che una delle misure previste per l'estinzione dei focolai prevede la distruzione e i volatili presenti negli allevamenti colpiti e delle loro uova.

                                Il ministero della salute ha espresso soddisfazione per la coesione manifestata dal settore avicolo e dalle Regioni per la piena condivisione sulle misure adottate.


                                Data di pubblicazione: 29 agosto 2013, ultimo aggiornamento 29 agosto 2013


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