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Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti sui casi umani

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  • #31
    Aviaria, positivo al virus H7N7 operatore allevamento in Emilia (Fatto Quotidiano, 2 settembre 2013, estratto)

    [Fonte: Il Fatto Quotidiano, pagina completa: (LINK). Estratto.]


    Aviaria, positivo al virus H7N7 operatore allevamento in Emilia


    Il ministero della Salute ha registrato la positivit? al virus dell'influenza in una persona "affetta da congiuntivite ed esposta per motivi professionali a volatili malati". La patologia ? di lieve entit? e si sta procedendo a porre sotto controllo l'infezione

    di Redazione Il Fatto Quotidiano | 2 settembre 2013


    L?Istituto superiore di Sanit? ha registrato la positivit? per il virus dell?influenza aviaria H7N7 in una persona ?affetta da congiuntivite ed esposta per motivi professionali a volatili malati appartenenti agli allevamenti presenti nella Regione Emilia Romagna?, nei quali era stata riscontrata la presenza dell?infezione virale.

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    • #32
      Re: Aviaria, positivo al virus H7N7 operatore allevamento in Emilia (Fatto Quotidiano, 2 settembre 2013, estratto)

      [Fonte: Ministero della Salute, pagina originale: (LINK). Adattato.]


      Influenza aviaria, il punto della situazione. Cooperazione nel settore veterinario con il Ministero della Difesa


      Il Ministero della Salute prosegue il monitoraggio sull?Influenza aviaria, i controlli negli allevamenti proseguono senza sosta e allo stato attuale nessun altra positivit? ? emersa. Pertanto il numero di focolai accertati resta di quattro. Egualmente stanno proseguendo le operazioni di abbattimento dei volatili negli allevamenti focolaio, al momento concluse nell?allevamento di Ostellato e di Portomaggiore, in provincia di Ferrara , nonch? negli allevamenti autorizzati per l?abbattimento preventivo nelle aree a rischio.

      Allo scopo di accelerare le attivit? in corso, e quindi ridurre sensibilmente attraverso la rapidit? dell?azione i rischi di eventuale diffusione del virus nonch?, nell?attuale situazione epidemiologica ottenere la riduzione delle zone di restrizione da parte della Commissione Europea , il Ministro della Salute, Lorenzin, ed il Ministro della Difesa, Mauro, hanno attuato da oggi il primo esempio in Italia di cooperazione civile- militare nel settore veterinario, concordando l?impiego di medici veterinari e di personale infermieristico appartenenti all?Esercito a supporto dei servizi veterinari locali.

      Il Ministro adotter? una ordinanza che istituisce una unit? di supporto alla Regione costituita da detto personale e da personale del Ministero della Salute afferente al Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali a supporto dei servizi veterinari locali e regionali nonch? per un supporto , anche finanziario, nel settore dello smaltimento delle carcasse dei volatili abbattuti.

      Il Ministro Beatrice Lorenzin continua ad assicurare il concreto impegno al comparto avicolo in ordine alle attuazione delle misure di controllo ed al fine dei previsti adempimenti per la corresponsione degli indennizzi.

      L?Istituto Superiore di Sanit? ha registrato la positivit? per il virus dell?influenza aviaria H7N7 in una persona affetta da congiuntivite ed esposta per motivi professionali a volatili malati appartenenti agli allevamenti presenti nella Regione Emilia Romagna, nei quali era stata riscontrata la presenza di tale infezione virale.

      Il virus H7N7 non viene facilmente trasmesso all?uomo, che pu? infettarsi solo se viene a trovarsi a contatto diretto con l?animale malato o morto. A differenza di altri virus aviari (quali ad esempio H7N9 o H5N1), H7N7 tende a dare nell?uomo una patologia di lieve entit? (come la congiuntivite), come gi? osservato in un focolaio umano verificatosi anni fa in Olanda.

      Essendo rara la trasmissione da persona a persona, i focolai umani tendono ad autolimitarsi, per cui il rischio di comunit? ? estremamente basso o addirittura irrilevante. La Regione Emilia Romagna, di concerto col Ministero della Salute, avendo prontamente identificato i focolai animali, ha adottato tutte le procedure necessarie a porre sotto controllo l?infezione.


      Data di pubblicazione: 2 settembre 2013, ultimo aggiornamento 2 settembre 2013


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      • #33
        Re: Aviaria, positivo al virus H7N7 operatore allevamento in Emilia (Fatto Quotidiano, 2 settembre 2013, estratto)

        Fonte: ANSA (estratto): http://www.ansa.it/web/notizie/rubri...7_9234979.html


        Aviaria: uomo positivo a virus H7N7 Esposto per motivi professionali

        02 settembre, 17:48

        Aviaria: uomo positivo a virus H7N7 (ANSA) - BOLOGNA, 2 SET -''L'Istituto Superiore di Sanit? ha registrato la positivit? per il virus dell'influenza aviaria H7N7 in una persona affetta da congiuntivite ed esposta per motivi professionali'' ai volatili di allevamenti colpiti in Emilia-Romagna.Lo rende noto il Ministero della Salute.

        (...)


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        • #34
          Re: Aviaria, positivo al virus H7N7 operatore allevamento in Emilia (Fatto Quotidiano, 2 settembre 2013, estratto)

          [Fonte: Regione Emilia-Romagna, pagina originale: (LINK). Adattato.]


          Influenza Aviaria H7N7, positivo un dipendente dell'allevamento di Mordano

          Un secondo caso sospetto in fase di accertamento. Confermati ad oggi quattro focolai in Emilia-Romagna


          In sintesi

          E? risultato positivo al virus dell?influenza aviaria un operaio esposto a volatili malati dell'allevamento di Mordano, nel bolognese. E' in fase di accertamento un secondo caso sospetto di un dipendente dello stesso allevamento.

          La Regione, in accordo col ministero della Salute, ha adottato da subito tutte le procedure necessarie per il controllo dell?infezione. Il personale esposto per motivi professionali al rischio di contrarre il virus, ? di circa 110 unit?, tra dipendenti di allevamenti e operatori per le operazioni di abbattimento.

          La trasmissione del virus H7N7 da persona a persona ? eccezionale, il rischio di comunit? ? basso o addirittura irrilevante.

          Ad oggi in regione sono confermati quattro focolai, per informazioni ? attiva una Faq sul portale Salute.

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          02.09.2013

          E? risultata positiva al virus dell?influenza aviaria H7N7 una persona affetta da congiuntivite ed esposta per motivi professionali a volatili malati appartenenti a un allevamento di Mordano, in Emilia-Romagna.

          Si tratta di un operaio, impiegato con mansione di raccoglitore di uova e pollina. C?? un secondo caso sospetto, in fase di accertamento: ? un operaio che lavora sempre nello stesso allevamento.

          La Regione Emilia-Romagna, in accordo col ministero della Salute, in seguito all?identificazione dei focolai animali, ha adottato immediatamente tutte le procedure necessarie per porre sotto controllo l?infezione.

          Complessivamente il personale esposto per motivi professionali al rischio di contrarre il virus ? e sottoposto a controllo ? ? di circa 110 unit?, tra dipendenti degli allevamenti e operatori attivati per le operazioni di abbattimento.

          Di questi, 61 lavoratori, tra Ferrara e Mordano, sono sottoposti a sorveglianza sanitaria attiva (cio? a monitoraggio e controllo quotidiano), in quanto esposti prima dell?individuazione del focolaio.

          ?Come ci ? stato riconosciuto anche dalla Comunit? europea, e alla luce della situazione attuale ? sottolinea l?assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Carlo Lusenti ?, possiamo dire di aver gestito al meglio la situazione dei focolai che si sono sviluppati?.

          Il virus H7N7 non si trasmette facilmente all?uomo, che pu? infettarsi solo se viene a trovarsi a contatto diretto con l?animale malato o morto.

          A differenza di altri virus aviari (per esempio l?H7N9 o l?H5N1), l?H7N7 tende a dare nell?uomo una patologia di lieve entit? (come la congiuntivite), come ? gi? stato osservato in un?epidemia verificatasi anni fa in Olanda, dove il 7-8% del personale a stretto contatto con gli animali ha sviluppato una congiuntivite, e circa il 2% una sindrome influenzale. Fatta eccezione per la congiuntivite, la trasmissione da persona a persona ? eccezionale, per cui il rischio di comunit? ? estremamente basso o addirittura irrilevante.

          Su indicazione dei Dipartimenti di anit? pubblica (Dsp) delle due aree interessate, coordinati dal Servizio sanit? pubblica regionale, ? stata disposta la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti con indicazione di visita giornaliera da parte del medico competente di tutti i lavoratori per un periodo di 10 giorni dall?ultima esposizione (massimo del periodo di incubazione).

          I controlli negli allevamenti proseguono senza sosta e allo stato attuale non ? emersa nessun altra positivit?. A oggi si confermano quattro focolai, di cui l?ultimo individuato ? quello di Mordano. Le operazioni di abbattimento dei volatili, gi? terminate in due allevamenti (Ostellato e Portomaggiore), verranno completate e concluse nella serata di mercoled? 4 settembre.


          02 settembre 2013


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          • #35
            Re: Aviaria, positivo al virus H7N7 operatore allevamento in Emilia (Fatto Quotidiano, 2 settembre 2013, estratto)

            [Fonte: Regione Emilia-Romagna, pagina completa: (LINK). Adattato.]


            Influenza Aviaria H7N7, prosegue la sorveglianza sul contagio


            Presentata una relazione tecnica per fare il punto sulla situazione in regione. Al momento non ci sono nuovi casi di contagio nell'uomo


            In sintesi
            • E' stata presentata dagli assessori regionali Carlo Lusenti e Tiberio Rabboni una relazione tecnica per fare il punto sulla situazione dell?aviaria.
            • Al momento non ci sono altri casi di contagio nell'uomo dopo i due ? uno confermato, l?altro sospetto ? individuati a Mordano.
            • L'ipotesi ? che il virus sia arrivato dalle anatre in migrazione, che avrebbero contaminato gli allevamenti, per poi trasmettersi con il trasporto delle uova e con una probabile diffusione aerogena.
            • La Regione, in accordo col ministero della Salute, ha adottato tutte le procedure per il controllo dell?infezione.
            • E' stata disposta la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti e proseguono i controlli negli allevamenti.
            • Ad oggi i focolai sono quattro, per informazioni ? attiva una Faq sul portale Salute.
            03.09.2013


            Non ci sono al momento altri casi di contagio di aviaria nell'uomo, dopo i due ? uno confermato, l?altro sospetto ? individuati a Mordano. Gli abbattimenti dei volatili dovrebbero terminare mercoled? 4 settembre sera.

            Il punto sulla situazione dell?aviaria in Emilia-Romagna ? stato fatto dagli assessori Carlo Lusenti (Politiche per la salute) e Tiberio Rabboni (Agricoltura), che hanno presentato una relazione tecnica alle commissioni Sanit? e Politiche economiche.

            L'aviaria ? arrivata in Emilia-Romagna attraverso le anatre in migrazione (questa l?ipotesi pi? avvalorata, contenuta nella relazione) che avrebbero contaminato i parchetti esterni degli allevamenti, dove, di giorno, razzolavano le galline. Da l? il virus si sarebbe poi trasmesso sia con il trasporto delle uova che con una probabile diffusione aerogena.

            In accordo col ministero della Salute, in seguito all?identificazione dei focolai animali, la Regione ha adottato immediatamente tutte le procedure necessarie per porre sotto controllo l?infezione.

            Complessivamente il personale esposto per motivi professionali al rischio di contrarre il virus ? e sottoposto a controllo ? ? di circa 110 unit?, tra dipendenti degli allevamenti e operatori attivati per le operazioni di abbattimento.

            Di questi, 61 lavoratori, tra Ferrara e Mordano, sono sottoposti a sorveglianza sanitaria attiva (cio? a monitoraggio e controllo quotidiano), in quanto esposti prima dell?individuazione del focolaio.


            Virus H7N7 e trasmissione all?uomo

            Il virus H7N7non si trasmette facilmente all?uomo, che pu? infettarsi solo se viene a trovarsi a contatto diretto con l?animale malato o morto.

            A differenza di altri virus aviari (per esempio l?H7N9 o l?H5N1), l?H7N7 tende a dare nell?uomo una patologia di lieve entit? (tipo la congiuntivite), come ? gi? stato osservato in un?epidemia verificatasi anni fa in Olanda, dove il 7-8% del personale a stretto contatto con gli animali ha sviluppato una congiuntivite, e circa il 2% una sindrome influenzale. Fatta eccezione per la congiuntivite, la trasmissione da persona a persona ? eccezionale, per cui il rischio di comunit? ? estremamente basso o addirittura irrilevante.


            Le misure per la sorveglianza sanitaria

            Su indicazione dei Dipartimenti di Sanit? Pubblica (Dsp) delle due aree interessate, coordinati dal Servizio sanit? pubblica regionale, ? stata disposta lasorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti con indicazione di visita giornaliera da parte del medico competente di tutti i lavoratori per un periodo di 10 giorni dall?ultima esposizione (massimo del periodo di incubazione).

            I controlli negli allevamenti proseguono senza sosta e allo stato attuale non ? emersa nessun altra positivit?.

            A oggi si confermano quattro focolai, di cui l?ultimo individuato ? quello di Mordano. Le operazioni di abbattimento dei volatili, gi? terminate in due allevamenti (Ostellato e Portomaggiore), verranno completate e concluse nella serata di mercoled? 4 settembre.


            Il settore avicolo in regione

            In Emilia-Romagna (seconda regione in Italia) produttrice di carni avicole ci sono oltre 1.100 allevamenti di diverse specie avicole, con un numero stimato di 36 milioni di capi.

            Il settore avicunicolo in Emilia-Romagna vale oltre 600 milioni di euro, quello delle uova oltre 320 milioni di euro. Agli allevatori colpiti dalla malattia viene riconosciuto il rimborso del valore degli animali abbattuti al prezzo dei listini commerciali nazionali, il mangime stoccato in allevamento e le uova distrutte. Gli indennizzi vengono anticipati dalla Regione e rimborsati dallo Stato e dalla Comunit? se la liquidazione all?allevatore si ? conclusa entro 60 giorni dalla fine del periodo di osservazione post abbattimento (21 giorni).


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            • #36
              Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

              [Fonte: Regione Emilia-Romagna, pagina originale: (LINK). Adattato.]


              Aviaria, nuovo focolaio in un altro allevamento Eurovo a Mordano

              E' il quinto focolaio individuato in regione. Saranno abbattute 98.000 pollastre


              In sintesi
              • Il quinto focolaio ? stato individuato in un allevamento di pollastre a circa due chilometri da altri due allevamenti positivi e fa parte della stessa azienda produttiva. E' previsto l?abbattimento di altri 98.000 capi.
              • Prosegue, intanto, il monitoraggio degli altri allevamenti della zona coordinato dalla Regione d?intesa con le Aziende sanitarie, il ministero e il centro di riferimento nazionale per l?influenza aviaria.
              • Ieri gli assessori regionali Carlo Lusenti e Tiberio Rabboni hanno presentato una relazione tecnica per fare il punto sulla situazione.
              • L'ipotesi ? che il virus sia arrivato dalle anatre in migrazione, che avrebbero contaminato gli allevamenti, per poi trasmettersi con il trasporto delle uova e con una probabile diffusione aerogena.
              • Per informazioni ? attiva una Faq sul portale Salute.
              04.09.2013
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              Nuovo focolaio, il quinto, di influenza aviaria a Mordano, in un allevamento di pollastre a circa due chilometri dagli altri due allevamenti risultati positivi e dove sono state gi? abbattute quasi settecentomila galline ovaiole di propriet? di Eurovo.

              L?abbattimento di altri 98.000 capi (che inizier? gioved? mattina) era stato autorizzato dal ministero a scopo cautelativo ma, prima che iniziassero le operazioni, i prelievi effettuati hanno dato esito positivo.
              L'allevamento colpito fa parte della stessa azienda produttiva.

              Prosegue, intanto, il monitoraggio degli altri allevamenti della zona coordinato dalla Regione d?intesa con le Aziende sanitarie, il ministero e il centro di riferimento nazionale per l?influenza aviaria.

              Ieri ? stato fatto il punto sulla situazione dell?aviaria in Emilia-Romagna dagli assessori Carlo Lusenti (Politiche per la salute) e Tiberio Rabboni (Agricoltura), che hanno presentato una relazione tecnica alle commissioni Sanit? e Politiche economiche.

              Non ci sono al momento altri casi di contagio di aviaria nell'uomo, dopo i due ? uno confermato, l?altro sospetto ? individuati a Mordano.

              L'aviaria ? arrivata in Emilia-Romagna attraverso le anatre in migrazione (questa l?ipotesi pi? avvalorata, contenuta nella relazione) che avrebbero contaminato i parchetti esterni degli allevamenti, dove, di giorno, razzolavano le galline. Da l? il virus si sarebbe poi trasmesso sia con il trasporto delle uova che con una probabile diffusione aerogena.

              In accordo col ministero della Salute, in seguito all?identificazione dei focolai animali, la Regione ha adottato immediatamente tutte le procedure necessarie per porre sotto controllo l?infezione.


              Virus H7N7 e trasmissione all?uomo

              Il virus H7N7 non si trasmette facilmente all?uomo, che pu? infettarsi solo se viene a trovarsi a contatto diretto con l?animale malato o morto. A differenza di altri virus aviari (per esempio l?H7N9 o l?H5N1), l?H7N7 tende a dare nell?uomo una patologia di lieve entit? (tipo la congiuntivite), come ? gi? stato osservato in un?epidemia verificatasi anni fa in Olanda, dove il 7-8% del personale a stretto contatto con gli animali ha sviluppato una congiuntivite, e circa il 2% una sindrome influenzale. Fatta eccezione per la congiuntivite, la trasmissione da persona a persona ? eccezionale, per cui il rischio di comunit? ? estremamente basso o addirittura irrilevante.


              Le misure per la sorveglianza sanitaria

              Su indicazione dei Dipartimenti di Sanit? Pubblica (Dsp) delle due aree interessate, coordinati dal Servizio sanit? pubblica regionale, ? stata disposta la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti con indicazione di visita giornaliera da parte del medico competente di tutti i lavoratori per un periodo di 10 giorni dall?ultima esposizione (massimo del periodo di incubazione). I controlli negli allevamenti proseguono senza sosta e allo stato attuale non ? emersa nessun altra positivit?.


              Il settore avicolo in regione

              In Emilia-Romagna (seconda regione in Italia) produttrice di carni avicole ci sono oltre 1.100 allevamenti di diverse specie avicole, con un numero stimato di 36 milioni di capi. Il settore avicunicolo in Emilia-Romagna vale oltre 600 milioni di euro, quello delle uova oltre 320 milioni di euro. Agli allevatori colpiti dalla malattia viene riconosciuto il rimborso del valore degli animali abbattuti al prezzo dei listini commerciali nazionali, il mangime stoccato in allevamento e le uova distrutte. Gli indennizzi vengono anticipati dalla Regione e rimborsati dallo Stato e dalla Comunit? se la liquidazione all?allevatore si ? conclusa entro 60 giorni dalla fine del periodo di osservazione post abbattimento (21 giorni).


              Sospeso l'utilizzo di uccelli da richiamo

              E' stato sospeso in Emilia-Romagna l?utilizzo di uccelli da richiamo per la caccia. Si tratta di una misura cautelativa per limitare il diffondersi del virus H7N7 dell?influenza aviaria, prevista da un?ordinanza del ministero della Salute in tutti i casi in cui sul territorio nazionale si modificano le condizioni epidemiologiche. Il provvedimento che di fatto diventer? operativo dal 15 settembre, data di apertura della caccia sul territorio regionale, riguarda gli uccelli da richiamo appartenenti agli ordini degli anseriformi e caradriformi.


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              • #37
                Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                Aviaria, sospeso l'uso di alcuni uccelli da richiamo per la caccia

                Bologna, 4 settembre 2013 - Tra le misure di sorveglianza e di prevenzione finalizzate al controllo dell?infezione aviaria, la Regione Emilia-Romagna ha sospeso l?utilizzo di particolari specie uccelli da richiamo per la caccia: pavoncella e germano reale. Il provvedimento di fatto diventer? operativo dal 15 settembre, in quanto ad ora - in fase di pre-apertura della stagione venatoria - non sono comunque utilizzabili gli uccelli da richiamo oggetto del divieto cautelativo. E?, invece, consentito l?uso, secondo le norme ordinarie, degli uccelli da richiamo largamente piu? diffusi (allodola, merlo, tordo bottaccio, tordo sassello, cesena, colombaccio).

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                • #38
                  Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                  Gert van der Hoek


                  L?aviaria colpisce a Scortichino

                  Quando ha trovato morte alcune galline del suo pollaio non ci ha pensato un attimo. Ha subito avvertito l?Asl e gli accertamenti dei veterinari, come confermavano ieri sera dalla direzione dell?Azienda sanitaria, non hanno lasciato spazio a dubbi. In quel pollaio di famiglia, a Scortichino, c?? un focolaio di aviaria. Il nuovo caso di influenza dei polli, questa volta non ha colpito un allevamento industriale, bens? un piccolo pollaio domestico nella frazione a pochi chilometri da Bondeno.

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                  • #39
                    Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                    [Fonte: Regione Emilia-Romagna, pagina originale: (LINK). Adattato.]


                    Aviaria, nuovo focolaio a Bondeno in un allevamento domestico


                    E' il sesto focolaio individuato in regione. Si tratta di sei animali allevati per il consumo personale da un privato


                    In sintesi
                    • Nuovo focolaio, il sesto in Emilia-Romagna, di influenza aviaria. Si tratta di sei animali allevati per il consumo personale da un privato a Bondeno.
                    • Le galline, risultate positive al virus H7 in seguito alla conferma del centro di referenza nazionale per l?influenza aviaria, si trovavano in una zona oltre le precedenti aree soggette a vincoli e individuate dalla normativa sanitaria europea e nazionale.
                    • Istituita una nuova zona di protezione e sorveglianza.
                    • Prosegue, intanto, il monitoraggio degli altri allevamenti della zona coordinato dalla Regione d?intesa con le Aziende sanitarie, il ministero e il centro di riferimento nazionale per l?influenza aviaria.
                    • Per informazioni ? attiva una Faq sul portale Salute.
                    04.09.2013
                    ____

                    Nuovo focolaio, il sesto in Emilia-Romagna, di influenza aviaria. Si tratta di sei animali allevati per il consumo personale da un privato a Bondeno.

                    Le galline, risultate positive al virus H7 in seguito alla conferma del centro di referenza nazionale per l?influenza aviaria, si trovavano in una zona oltre le precedenti aree soggette a vincoli e individuate dalla normativa sanitaria europea e nazionale.

                    Sulla base dei protocolli operativi per la prevenzione della diffusione del virus sar? istituita una nuova zona di protezione e sorveglianza intorno al focolaio di Bondeno: la prima, pi? vicina, riguarda parte dei comuni di Bondeno e Finale Emilia e la seconda, pi? ampia, che interessa le restanti parti di Bondeno e Finale e alcune aree dei comuni di Cento, S. Agostino, Mirabello e Mirandola.

                    L?ordinanza per l?attuazione degli interventi previsti sar? emanata dal Ministero della Sanit? poich? sono interessate dall?area di sorveglianza anche alcune zone della provincia di Mantova.


                    Cosa fare per chi ha allevamenti domestici

                    Per quanto riguarda gli allevamenti domestici di galline, anatre, oche e altri volatili - definiti in gergo ?allevamenti avicoli rurali? - non ci sono pericoli che possano derivare dal consumo delle loro carni o uova.


                    Le precauzioni

                    Le precauzioni da utilizzare sono quelle che servono per evitare il contatto con animali selvatici: in questo momento di emergenza ? necessario proteggere gli animali tenendoli al chiuso. Inoltre, ? opportuno che i proprietari degli animali e i loro familiari evitino sia il contatto con animali di specie sensibili (galline, anatre, oche e altri volatili) all?influenza aviaria di altri allevamenti sia lo scambio di attrezzature per la gestione di questi animali.


                    Se si sospetta il contagio

                    Nel caso di sospetto della malattia, ossia una morte improvvisa e contemporanea di diversi animali come nel caso di Bondeno, occorre contattare il Servizio veterinario del Dipartimento di sanit? pubblica dell?Azienda Usl di riferimento, che provveder? ad effettuare gli accertamenti necessari.

                    I Servizi veterinari delle Aziende Usl di concerto con il Servizio veterinario e igiene degli alimenti della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con i Comuni coinvolti stanno predisponendo ulteriori informative (Faq) al fine di rispondere ai pi? frequenti dubbi e domande che i cittadini si pongono circa i comportamenti da tenere e le informazioni di cui disporre in questa circostanza.

                    Ad oggi, quindi, sono sei i focolai di influenza aviaria registrati in Emilia-Romagna. L?ultimo, in ordine di tempo, ? stato individuato il 5 settembre a Bondeno, in provincia di Ferrara, in un allevamento domestico. Gli altri allevamenti contagiati dal virus, tutti di propriet? di Eurovo, si trovano a Ostellato e Portomaggiore nel ferrarese e a Mordano nel bolognese.

                    Concluse le operazioni di abbattimento, ad eccezione del quinto focolaio di Mordano scoperto il 4 settembre.

                    Prosegue, intanto, il monitoraggio degli altri allevamenti della zona coordinato dalla Regione d?intesa con le Aziende sanitarie, il ministero e il centro di riferimento nazionale per l?influenza aviaria.


                    Il punto in Assemblea legislativa

                    Marted? 3 settembre in Assemblea legislativa gli assessori Carlo Lusenti (Politiche per la salute) e Tiberio Rabboni (Agricoltura) hanno presentato una relazione tecnica alle commissioni Sanit? e Politiche economiche.

                    L'aviaria ? arrivata in Emilia-Romagna attraverso le anatre in migrazione (questa l?ipotesi pi? avvalorata, contenuta nella relazione) che avrebbero contaminato i parchetti esterni degli allevamenti, dove, di giorno, razzolavano le galline. Da l? il virus si sarebbe poi trasmesso sia con il trasporto delle uova che con una probabile diffusione aerogena.

                    In accordo col ministero della Salute, in seguito all?identificazione dei focolai animali, la Regione ha adottato immediatamente tutte le procedure necessarie per porre sotto controllo l?infezione.

                    Non ci sono al momento altri casi di contagio di aviaria nell'uomo, dopo i due ? uno confermato, l?altro sospetto ? individuati a Mordano.


                    Virus H7N7 e trasmissione all?uomo

                    Il virus H7N7 non si trasmette facilmente all?uomo, che pu? infettarsi solo se viene a trovarsi a contatto diretto con l?animale malato o morto. A differenza di altri virus aviari (per esempio l?H7N9 o l?H5N1), l?H7N7 tende a dare nell?uomo una patologia di lieve entit? (tipo la congiuntivite), come ? gi? stato osservato in un?epidemia verificatasi anni fa in Olanda, dove il 7-8% del personale a stretto contatto con gli animali ha sviluppato una congiuntivite, e circa il 2% una sindrome influenzale. Fatta eccezione per la congiuntivite, la trasmissione da persona a persona ? eccezionale, per cui il rischio di comunit? ? estremamente basso o addirittura irrilevante.


                    Le misure per la sorveglianza sanitaria

                    Su indicazione dei Dipartimenti di Sanit? Pubblica (Dsp) delle due aree interessate, coordinati dal Servizio sanit? pubblica regionale, ? stata disposta la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti con indicazione di visita giornaliera da parte del medico competente di tutti i lavoratori per un periodo di 10 giorni dall?ultima esposizione (massimo del periodo di incubazione). I controlli negli allevamenti proseguono senza sosta e allo stato attuale non ? emersa nessun altra positivit?.


                    Il settore avicolo in regione

                    In Emilia-Romagna (seconda regione in Italia) produttrice di carni avicole ci sono oltre 1.100 allevamenti di diverse specie avicole, con un numero stimato di 36 milioni di capi. Il settore avicunicolo in Emilia-Romagna vale oltre 600 milioni di euro, quello delle uova oltre 320 milioni di euro. Agli allevatori colpiti dalla malattia viene riconosciuto il rimborso del valore degli animali abbattuti al prezzo dei listini commerciali nazionali, il mangime stoccato in allevamento e le uova distrutte. Gli indennizzi vengono anticipati dalla Regione e rimborsati dallo Stato e dalla Comunit? se la liquidazione all?allevatore si ? conclusa entro 60 giorni dalla fine del periodo di osservazione post abbattimento (21 giorni).


                    Sospeso l'utilizzo di uccelli da richiamo

                    E' stato sospeso in Emilia-Romagna l?utilizzo di uccelli da richiamo per la caccia. Si tratta di una misura cautelativa per limitare il diffondersi del virus H7N7 dell?influenza aviaria, prevista da un?ordinanza del ministero della Salute in tutti i casi in cui sul territorio nazionale si modificano le condizioni epidemiologiche. Il provvedimento che di fatto diventer? operativo dal 15 settembre, data di apertura della caccia sul territorio regionale, riguarda gli uccelli da richiamo appartenenti agli ordini degli anseriformi e caradriformi.


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                    • #40
                      Focolai di H7N7 in Emilia-Romagna: la sorveglianza sugli operatori (EpiCentro, 5 settembre 2013, adattato)

                      [Fonte: EpiCentro, pagina completa: (LINK).]


                      Focolai di H7N7 in Emilia-Romagna: la sorveglianza sugli operatori


                      Alba Carola Finarelli - Servizio Sanit? pubblica, Direzione generale Sanit? e politiche sociali, Regione Emilia-Romagna
                      ____

                      5 settembre 2013

                      Nel corso delle attivit? di sorveglianza sui lavoratori esposti ai volatili malati degli allevamenti coinvolti nei focolai di influenza aviaria ad alta patogenicit? H7N7, registrati in Emilia-Romagna a partire da agosto 2013, sono stati individuati due casi di contagio nell?uomo(entrambi relativi a persone impiegate nell?allevamento di Mordano). Entrambi i casi sono stati confermati dall?Istituto superiore di sanit? (Iss), il primo il 2 settembre scorso, il secondo caso nella sera del 4 settembre.

                      In seguito all?identificazione dei focolai animali (ad oggi 5), in accordo con il ministero della Salute, la Regione ha adottato immediatamente tutte le procedure necessarie per porre sotto controllo l?infezione, avviando un?attivit? di sorveglianza sanitaria attiva (cio? a monitoraggio e controllo quotidiano) focalizzata prioritariamente su chi lavora negli allevamenti avicoli.

                      La sorveglianza attiva riguarda dunque tutti i lavoratori esposti al contatto diretto con animali malati prima della diagnosi e i familiari conviventi dei casi (ad oggi 61 lavoratori e 4 familiari), con indicazione di visita giornaliera da parte del medico competente o della sanit? pubblica per un periodo di 10 giorni dall?ultima esposizione (massimo del periodo di incubazione).

                      Anche se impiegati con sistemi di protezione, sono stati sottoposti a sorveglianza anche tutti i lavoratori addetti alle operazioni di abbattimento degli animali (circa 110). La sorveglianza viene mantenuta, anche in questo caso, fino a 10 giorni dopo l?ultima esposizione. Per queste persone ? stato previsto che fosse verificata l?idoneit? alla mansione da parte del medico competente e che (in collaborazione con gli operatori del Dipartimento di Sanit? pubblica) fossero adeguatamente informate rispetto al rischio presente e addestrate all?uso dei dispositivi di protezione individuale.

                      Al momento non ? in atto alcuna sorveglianza delle persone che vivono in aree limitrofe agli allevamenti avicoli infetti mentre si sta valutando di programmare una sorveglianza mediante screening sierologico dei lavoratori esposti e dei famigliari dei casi umani.

                      Infine si pu? dire che, sulla base delle precedenti esperienze e considerando il numero di lavoratori esposti finora, le segnalazioni pervenute rientrano pienamente nell?atteso.


                      Risorse utili
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                      • #41
                        Re: Focolai di H7N7 in Emilia-Romagna: la sorveglianza sugli operatori (EpiCentro, 5 settembre 2013, adattato)

                        MELDOLA
                        Influenza aviaria, esami per congiuntivite sospetta


                        MELDOLA. Caso sospetto di influenza aviaria per un meldolese che ha lavorato negli allevamenti di Mordano e Ostellato, al centro della cronaca per la diffusione del virus H7. L?uomo ? stato colpito da una forma di congiuntivite.
                        Siccome questa patologia ? tra i sintomi del contagio da influenza aviaria, l?uomo, che nei due allevamenti emiliano romagnoli era impegnato nella cattura e nell?abbattimenti degli animali, si ? presentato al Pronto soccorso dell?ospedale ?Morgagni-Pierantoni? di Forl? per essere sottoposto agli esami del caso.

                        ...

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                        • #42
                          Re: Focolai di H7N7 in Emilia-Romagna: la sorveglianza sugli operatori (EpiCentro, 5 settembre 2013, adattato)

                          Lavoratore meldolesemalato di influenza aviaria

                          Forl?, 10 settembre 2013 - Terzo caso di contagio umano di aviaria in Emilia-Romagna. La conferma ? arrivata marted? pomeriggio dall'Istituto superiore di sanit?. Si tratta di un operatore - dipendente della cooperativa del Bidente, impegnata nelle operazioni di abbattimento - che era risultato positivo ai test eseguiti al Sant'Orsola di Bologna. L'uomo ? residente a Meldola, nel Forlivese.

                          ...

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                          • #43
                            Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                            [Fonte: Regione Emilia-Romagna, pagina originale: (LINK).]


                            Influenza Aviaria H7N7, positivo un terzo lavoratore

                            Terzo caso di contagio umano. Ad oggi sei focolai in Emilia-Romagna


                            In sintesi
                            • E' risultato positivo al virus dell'aviaria un terzo lavoratore dipendente della cooperativa impegnata nelle operazioni di abbattimento.
                            • La conferma ? arrivata marted? 10 settembre dall'Istituto superiore di sanit?.
                            • Anche in questo caso, come per gli altri lavoratori contagiati, ? scattato l'isolamento domiciliare e la sorveglianza attiva fino a guarigione clinica.
                            • Ad oggi sono sei i focolai in Emilia-Romagna, l'ultimo, in ordine di tempo ? stato individuato in un allevamento domestico di Bondeno (Fe).
                            • Gli altri, tutti di propriet? Eurovo, si trovano ad Ostellato e Portomaggiore (Fe) e a Mordano (Bo).
                            • Prosegue il monitoraggio degli altri allevamenti della zona coordinato dalla Regione d?intesa con le Asl, il ministero e il centro di riferimento nazionale per l?influenza aviaria.
                            Per informazioni ? attiva una Faq sul portale Salute.

                            11.09.2013
                            ________

                            Terzo caso di contagio umano di aviaria in Emilia-Romagna. La conferma ? arrivata nel pomeriggio di ieri, marted? 10 settembre, dall?Istituto superiore di sanit?. Si tratta di un operatore ? dipendente della cooperativa impegnata nelle operazioni di abbattimento - che era risultato positivo ai test eseguiti al Sant'Orsola di Bologna.

                            Anche in questo caso, come i due precedenti, il lavoratore ? stato sottoposto ad isolamento domiciliare e gli sono state fornite indicazioni igieniche da seguire ed ? in sorveglianza attiva fino a guarigione clinica.

                            Fino ad ora sono tre i casi verificati e riguardano lavoratori.

                            Per i 59 lavoratori esposti nei primi 4 allevamenti, anteriormente alla individuazione dei focolai si ? conclusa la sorveglianza sanitaria. Un lavoratore del quinto focolaio (la pulcinaia di Mordano) ? ora in sorveglianza attiva da parte degli operatori della sanit? pubblica, cos? come 6 familiari dei casi accertati o sospetti. Sono, inoltre, in sorveglianza attiva 10 persone per il focolaio rurale di Bondeno (Ferrara).

                            Per tutti gli altri lavoratori coinvolti (circa 300) - impegnati comunque con diverse mansioni e durata nelle operazioni di controllo dei focolai - ? prevista una specifica sorveglianza sanitaria.


                            Cosa fare per chi ha allevamenti domestici

                            Per quanto riguarda gli allevamenti domestici di galline, anatre, oche e altri volatili - definiti in gergo ?allevamenti avicoli rurali? - non ci sono pericoli che possano derivare dal consumo delle loro carni o uova.


                            Le precauzioni

                            Le precauzioni da utilizzare sono quelle che servono per evitare il contatto con animali selvatici: in questo momento di emergenza ? necessario proteggere gli animali tenendoli al chiuso. Inoltre, ? opportuno che i proprietari degli animali e i loro familiari evitino sia il contatto con animali di specie sensibili (galline, anatre, oche e altri volatili) all?influenza aviaria di altri allevamenti sia lo scambio di attrezzature per la gestione di questi animali.


                            Se si sospetta il contagio

                            Nel caso di sospetto della malattia, ossia una morte improvvisa e contemporanea di diversi animali come nel caso di Bondeno, occorre contattare il Servizio veterinario del Dipartimento di sanit? pubblica dell?Azienda Usl di riferimento, che provveder? ad effettuare gli accertamenti necessari.

                            I Servizi veterinari delle Aziende Usl di concerto con il Servizio veterinario e igiene degli alimenti della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con i Comuni coinvolti stanno predisponendo ulteriori informative (Faq) al fine di rispondere ai pi? frequenti dubbi e domande che i cittadini si pongono circa i comportamenti da tenere e le informazioni di cui disporre in questa circostanza.

                            Ad oggi, quindi, sono sei i focolai di influenza aviaria registrati in Emilia-Romagna. L?ultimo, in ordine di tempo, ? stato individuato il 5 settembre a Bondeno, in provincia di Ferrara, in un allevamento domestico. Gli altri allevamenti contagiati dal virus, tutti di propriet? di Eurovo, si trovano a Ostellato e Portomaggiore nel ferrarese e a Mordano nel bolognese.

                            Prosegue, intanto, il monitoraggio degli altri allevamenti della zona coordinato dalla Regione d?intesa con le Aziende sanitarie, il ministero e il centro di riferimento nazionale per l?influenza aviaria.


                            Il punto in Assemblea legislativa

                            Marted? 3 settembre in Assemblea legislativa gli assessori Carlo Lusenti (Politiche per la salute) e Tiberio Rabboni (Agricoltura) hanno presentato una relazione tecnica alle commissioni Sanit? e Politiche economiche.

                            L'aviaria ? arrivata in Emilia-Romagna attraverso le anatre in migrazione (questa l?ipotesi pi? avvalorata, contenuta nella relazione) che avrebbero contaminato i parchetti esterni degli allevamenti, dove, di giorno, razzolavano le galline. Da l? il virus si sarebbe poi trasmesso sia con il trasporto delle uova che con una probabile diffusione aerogena.

                            In accordo col ministero della Salute, in seguito all?identificazione dei focolai animali, la Regione ha adottato immediatamente tutte le procedure necessarie per porre sotto controllo l?infezione.


                            Virus H7N7 e trasmissione all?uomo

                            Il virus H7N7 non si trasmette facilmente all?uomo, che pu? infettarsi solo se viene a trovarsi a contatto diretto con l?animale malato o morto. A differenza di altri virus aviari (per esempio l?H7N9 o l?H5N1), l?H7N7 tende a dare nell?uomo una patologia di lieve entit? (tipo la congiuntivite), come ? gi? stato osservato in un?epidemia verificatasi anni fa in Olanda, dove il 7-8% del personale a stretto contatto con gli animali ha sviluppato una congiuntivite, e circa il 2% una sindrome influenzale. Fatta eccezione per la congiuntivite, la trasmissione da persona a persona ? eccezionale, per cui il rischio di comunit? ? estremamente basso o addirittura irrilevante.


                            Le misure per la sorveglianza sanitaria

                            Su indicazione dei Dipartimenti di Sanit? Pubblica (Dsp) delle due aree interessate, coordinati dal Servizio sanit? pubblica regionale, ? stata disposta la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti con indicazione di visita giornaliera da parte del medico competente di tutti i lavoratori per un periodo di 10 giorni dall?ultima esposizione (massimo del periodo di incubazione). I controlli negli allevamenti proseguono senza sosta e allo stato attuale non ? emersa nessun altra positivit?.


                            Il settore avicolo in regione

                            In Emilia-Romagna (seconda regione in Italia) produttrice di carni avicole ci sono oltre 1.100 allevamenti di diverse specie avicole, con un numero stimato di 36 milioni di capi. Il settore avicunicolo in Emilia-Romagna vale oltre 600 milioni di euro, quello delle uova oltre 320 milioni di euro. Agli allevatori colpiti dalla malattia viene riconosciuto il rimborso del valore degli animali abbattuti al prezzo dei listini commerciali nazionali, il mangime stoccato in allevamento e le uova distrutte. Gli indennizzi vengono anticipati dalla Regione e rimborsati dallo Stato e dalla Comunit? se la liquidazione all?allevatore si ? conclusa entro 60 giorni dalla fine del periodo di osservazione post abbattimento (21 giorni).


                            Sospeso l'utilizzo di uccelli da richiamo

                            E' stato sospeso in Emilia-Romagna l?utilizzo di uccelli da richiamo per la caccia. Si tratta di una misura cautelativa per limitare il diffondersi del virus H7N7 dell?influenza aviaria, prevista da un?ordinanza del ministero della Salute in tutti i casi in cui sul territorio nazionale si modificano le condizioni epidemiologiche. Il provvedimento che di fatto diventer? operativo dal 15 settembre, data di apertura della caccia sul territorio regionale, riguarda gli uccelli da richiamo appartenenti agli ordini degli anseriformi e caradriformi.


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                            • #44
                              Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                              [Fonte: Regione Emilia-Romagna, pagina originale: (LINK).]


                              Influenza Aviaria H7N7, meno vincoli per mostre e mercati degli uccelli

                              Mostre e mercati posono riprendere con esclusione delle zone di protezione, sorveglianza e restrizione

                              16.09.2013


                              In Emilia-Romagna potranno riprendere le mostre e i mercati degli uccelli da gabbia, voliera e canto, con esclusione delle zone di protezione, sorveglianza e restrizione.

                              E?, in sintesi, quanto dispone l?ordinanza numero 185 emessa oggi dal presidente della Regione Vasco Errani, che sostituisce integralmente la 174 dello scorso 28 agosto.

                              Una deroga, dunque, al divieto ? finora in vigore ? su tutto il territorio regionale di mercati, fiere e concentramenti di animali delle specie sensibili, adottata in seguito al parere espresso dal ministero della Salute e di quello del Centro di referenza per l?influenza aviaria presso l?Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie sulla possibilit? di autorizzare ? a determinate condizioni e per determinate specie ? fiere, mostre e mercati e di movimento degli uccelli da gabbia, voliera e canto.

                              La partecipazione a mostre e mercati ? vietata a galliformi (polli, tacchini) e anseriformi (cigni, oche, anatre) anche ornamentali, ad allevatori che abbiano in allevamento uccelli da gabbia, pollame o ornamentali di queste specie, ad allevatori che posseggono allevamenti all?aperto e a soggetti provenienti da allevamenti che si trovano nelle aree soggette ad attenzione particolare.

                              Le zone di protezione corrispondono all?intero territorio dei Comuni di Ostellato e Portomaggiore (Fe), di Mordano (Bo) e Bagnara di Romagna (Ra), a parte del territorio del Comune di Imola (Bo) a est dalla Statale 610 e a nord della via Emilia; a parte del Comune di Massa Lombarda (Ra) a sud della Provinciale 253, e a parte di territorio del Comune di Solarolo (Ra) a nord della diramazione per Ravenna dell?A14.

                              Le zone di sorveglianza comprendono, nel ferrarese, l?intero territorio dei Comuni di Masi Torello, Tresigallo, Migliarino, Migliaro, Comacchio, Argenta e la parte del territorio del Comune di Ferrara situata tra la Statale 15 (via Pomposa) e a est della Provinciale via Ponte Assa. Per quanto riguarda il bolognese e il ravennate, ? zona di sorveglianza la parte rimanente dei Comuni di Imola (Bo), Solarolo e Massa Lombarda (Ra), e l?intero territorio dei Comuni di Castelguelfo e Medicina (Bo), Conselice, Sant?Agata sul Santerno, Lugo, Cotignola, Faenza, Castelbolognese (Ra).

                              Le zone di restrizione, indicate nella Decisione di esecuzione della Commissione europea dell?11 settembre 2013, riguardano in Emilia-Romagna un?area che comprende i Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Berra, Bertinoro, Brisighella, Casola Valsenio, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cervia, Cesena, Cesenatico, Codigoro, Dovadola, Forlimpopoli, Forl?, Fusignano, Gambettola, Gatteo, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Longiano, Massa Fiscaglia, Meldola, Mesola, Modigliana, Predappio, Ravenna, Riolo Terme, Russi, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone.

                              Un?ulteriore zona di protezione, identificata dal ministero della Salute il 6 settembre in seguito all?individuazione del sesto focolaio (Bondeno), riguarda il Comune di Bondeno (a sud della Statale 496 e a ovest del Fiume Panaro) e quello di Finale Emilia (a nord della Statale 468, a est della Provinciale 9 e a ovest del fiume Panaro). Il ministero ha identificato anche un?altra zona di sorveglianza, che riguarda, per il territorio emiliano-romagnolo, la parte rimanente di Bondeno e di Finale Emilia, i Comuni di Mirabello, Sant?Agostino, Cento, Crevalcore (a nord di via Provanone e a est di via Provane - Provinciale 9), Mirandola (a est delle linea ferroviaria Modena-Verona), San Felice sul Panaro (a est della linea ferroviaria Modena-Verona).


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                              • #45
                                Re: Emilia-Romagna: Influenza Aviaria A/H7N7 nel pollame, notizie a aggiornamenti

                                [Fonte: Regione Emilia-Romagna, pagina originale completa: (LINK). Adattato.]


                                Influenza aviaria. Misure di contenimento sul territorio della regione Emilia-Romagna. Integrazioni.

                                Testo:

                                IL PRESIDENTE

                                Visti:
                                • il T.U.L.L.S.S approvato con R.D. n. 1265/34;
                                • l?art. 32 della Legge 23/12/1978, n. 833 e successive modificazioni ed integrazioni;
                                • il Regolamento di Polizia Veterinaria approvato con D.P.R. 8/2/54 n. 320 e successive modificazioni ed integrazioni;
                                • la Legge 218 del 2 giugno 1988 - Misure per la lotta contro l?afta epizootica ed altre malattie epizootiche degli animali;
                                • il D.M. n. 298 del 20 luglio 1989, regolamento per la determinazione dei criteri per il calcolo del valore di mercato degli animali abbattuti ai sensi della Legge n. 218 del 2 giugno 1988;
                                • il Decreto Legislativo 25 gennaio 2010, n. 9 ?Attuazione della Direttiva 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l?influenza aviaria che abroga la Direttiva 92/40/CE;
                                • il Dispositivo dirigenziale recante ulteriori misure di controllo e eradicazione per contenere l?eventuale diffusione del virus della influenza aviaria, Ministero della salute DGSAF 0016208-p-21/08/2013;
                                • il Dispositivo dirigenziale recante ulteriori misure di controllo e eradicazione per contenere l?eventuale diffusione del virus della influenza aviaria; misure integrative al precedente dispositivo, Ministero della salute DGSAF 0016230-p-22/08/2013;
                                • il referto della sezione di Forl? con il quale si comunica l?isolamento di un virus influenza aviaria sottotipo H7 da carcasse di galline ovaiole prelevate nell?allevamento, sito nel comune di Ostellato (FE), Cod. Az. 017FE030 e la successiva conferma del laboratorio di riferimento nazionale (IZS delle Venezie) che si tratta di virus influenzale H7N7 ad alta patogenicit? (HPAI);
                                • il referto del laboratorio di riferimento nazionale (IZS delle Venezie) con il quale si comunica l?isolamento di un virus influenza aviaria sottotipo H7N7 ad alta patogenicit? (HPAI) da tamponi prelevati da galline ovaiole dell?allevamento, sito nel comune di Mordano (BO), Cod. Az. 045BO040;
                                • il referto del laboratorio di riferimento nazionale (IZS delle Venezie) con il quale si comunica la positivit? per virus influenzale sottotipo H7 in tacchini dell?allevamento, sito nel comune di Portomaggiore (FE), Cod. Az. 019FE078;
                                • il referto del laboratorio di riferimento nazionale (IZS delle Venezie) con il quale si conferma la positivit? per virus influenzale sottotipo H7 in galline ovaiole dell?allevamento, sito nel comune di Mordano (BO), Cod. Az. 045BO042.
                                Considerati:
                                • i riscontri delle indagini epidemiologiche svolte dai Servizi veterinari delle AUSL di Ferrara e Imola e dal reparto Sorveglianza Epidemiologica Veterinaria dell?IZSLER, presso le aziende sede di focolaio di influenza aviaria;
                                • la situazione epidemiologica nazionale.
                                Ritenuto opportuno integrare le misure attualmente in vigore in Regione Emilia-Romagna nei confronti dell?influenza aviaria per quanto riguarda la biosicurezza e i controlli presso gli allevamenti avicoli.

                                Valutato necessario procedere alla verifica sanitaria degli allevamenti avicoli presenti nell?area territoriale circostante gli allevamenti sede di focolaio ed in quelli ad esso funzionalmente collegati.

                                Preso atto del parere espresso dal Ministero della salute e di quello del Centro di referenza per l?influenza aviaria presso l?Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie circa la possibilit? di autorizzare, a determinate condizioni e per determinate specie, fiere, mostre e mercati e di movimento degli uccelli da gabbia, da voliera e da canto.

                                Ritenuto pertanto necessario aggiornare le disposizioni adottate in data 28 agosto scorso con propria Ordinanza n. 174.

                                Dato atto del parere allegato

                                Su proposta dell?Assessore alle Politiche per la salute

                                ORDINA
                                1. l?istituzione di:
                                  • una zona di protezione con un raggio minimo di tre chilometri intorno alle aziende 017FE030 e 019FE078 corrispondente all?intero territorio del comune di Ostellato e Portomaggiore (FE);
                                  • una zona di sorveglianza con un raggio minimo di dieci chilometri intorno alle aziende, comprendente l?intero territorio dei comuni di Masi Torello, Tresigallo, Migliarino, Migliaro, Comacchio, Argenta (FE) e la parte del territorio del comune di Ferrara situata tra la strada Statale 15 (Via Pomposa) e a est della Strada Provinciale Via PonteAssa;
                                nonch?
                                • una zona di protezione con un raggio minimo di tre chilometri intorno alle aziende 045BO040 e 045BO042 corrispondente a:
                                  • intero territorio dei comuni di Mordano (BO) e Bagnara di Romagna (RA);
                                  • parte del territorio del comune di Imola (BO) situato a est dalla Strada Statale 610 e a nord della Via Emilia;
                                  • parte del comune di Massa Lombarda (RA) posto a sud della Strada Provinciale n.253
                                  • parte di territorio del comune di Solarolo (RA) situato a nord della diramazione per Ravenna della autostrada A14
                                • una zona di sorveglianza con un raggio minimo di dieci chilometri intorno all'azienda, comprendente alla rimanente parte dei Comuni di Imola (BO), Solarolo (RA) e Massa Lombarda (RA) e all?intero territorio dei comuni di Castelguelfo (BO), Medicina (BO), Conselice (RA), Sant?Agata sul Santerno (RA), Lugo (RA), Cotignola (RA), Faenza (RA), Castelbolognese (RA);
                                2) l?adozione delle misure come di seguito specificate.

                                Misure da applicare nelle zone di protezione e sorveglianza

                                1. censimento di tutte le aziende avicole e degli animali presenti;

                                2. i veterinari ufficiali della AUSL visitano quanto prima tutte le aziende commerciali per sottoporre ad esame clinico il pollame e gli altri volatili in cattivit?;

                                3. viene attuata un'ulteriore sorveglianza sierologica e virologica conformemente alle indicazioni operative regionali e nazionali in modo da individuare l'eventuale ulteriore diffusione dell'influenza aviaria nelle aziende ubicate nella zona di protezione.

                                Misure da applicare nelle zone di protezione

                                Nelle zone di protezione devono essere applicate le seguenti misure:

                                1. tutto il pollame e tutti gli altri volatili in cattivit? sono trasferiti e tenuti all'interno di un edificio dell'azienda. Qualora ci? sia irrealizzabile o qualora il loro benessere sia compromesso, essi sono confinati in altro luogo della stessa azienda che non consenta contatti con altro pollame o altri volatili in cattivit? di altre aziende. ? adottata ogni misura ragionevole per ridurre al minimo i contatti con i volatili selvatici;

                                2. le carcasse sono distrutte quanto prima;

                                3. i veicoli e le attrezzature utilizzati per trasportare pollame o altri volatili in cattivit? vivi, carne, mangime, concime, liquami e lettiere, nonch? qualsiasi altro materiale o sostanza potenzialmente contaminati sono sottoposti ad una o pi? procedure di disinfezione;

                                4. tutte le parti di veicoli, utilizzati dal personale o da altre persone, che entrano o escono dalle aziende e che potrebbero essere state contaminate sono sottoposte senza indugio ad una o pi? procedure di disinfezione di cui all?art 48 del D.lgs 25/1/2010, n. 9;

                                5. non sono ammessi, senza l'autorizzazione del veterinario ufficiale, l'ingresso o l'uscita da un'azienda di pollame, altri volatili in cattivit? o mammiferi domestici. Tale limitazione non si applica ai mammiferi che abbiano accesso unicamente agli spazi riservati all'abitazione umana in cui essi: a) non hanno contatti con il pollame o altri volatili in cattivit? dell'azienda; b) non hanno accesso alle gabbie o alle zone in cui ? tenuto il pollame o altri volatili in cattivit? dell' azienda;

                                6. eventuali aumenti della morbilit? o della mortalit? o cali significativi dei livelli di produzione nelle aziende sono immediatamente segnalati al veterinario ufficiale;

                                7. chiunque entri o esca dalle aziende deve rispettare opportune misure di biosicurezza volte a impedire la diffusione dell'influenza aviaria;

                                8. il titolare tiene un registro di tutti i visitatori dell'azienda, escluse le abitazioni, in modo da agevolare la sorveglianza e la lotta contro la malattia. Tale registro deve essere messo a disposizione del Servizio veterinario della ASL competente che lo richieda;

                                9. sono vietati, salvo autorizzazione del Servizio veterinario regionale, la rimozione o lo spargimento della pollina proveniente dalle aziende ubicate nelle zone di protezione;

                                10. ? vietata l?introduzione e l?immissione di selvaggina delle specie sensibili destinata al ripopolamento faunistico ed ? altres? vietata la vendita ambulante di animali delle specie sensibili;

                                11. sono vietati la movimentazione e il trasporto tra aziende, su strada,salvo che sulle strade private delle aziende, o su rotaia, di pollame, altri volatili in cattivit?, di pollastre, di pulcini di un giorno, di uova e di carcasse.

                                12. ? vietato il trasporto di carni di pollame dai macelli, dagli impianti di sezionamento e dai depositi frigoriferi salvo se: a) le carni provengono da pollame allevato al di fuori delle zone di protezione e sono state conservate e trasportate separatamente dalle carni di pollame provenienti dalle zone di protezione;b)le carni sono state prodotte almeno 21 giorni prima della data stimata della prima infezione in un'azienda all'interno di una zona di protezione e da allora sono state conservate e trasportate separatamente dalle carni prodotte in seguito. Il divieto di cui ai punti 10 e 11 non si applica tuttavia al transito su strada o rotaia attraverso la zona di protezione che non comporti operazioni di scarico o soste.

                                13. in deroga ai punti 10 e 11 la Regione pu? autorizzare il trasporto diretto a un macello designato situato all'interno della zona di protezione, di sorveglianza o soggetta a restrizione del pollame proveniente da un'azienda situata nella zona di protezione e destinato alla macellazione immediata;

                                14. in deroga ai punti 10 e 11 Il Ministero, pu? autorizzare:

                                a) il trasporto diretto di pulcini di un giorno, provenienti da aziende ubicate all'interno della zona di protezione, a un'azienda o a un capannone di quell'azienda che siano ubicati sul territorio nazionale, al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza;

                                b) il trasporto diretto di pulcini di un giorno nati da uova provenienti da aziende ubicate al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza a una qualsiasi altra azienda ubicata sul territorio nazionale, al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza;

                                c) il trasporto diretto di pollastre a un'azienda o a un capannone di quell'azienda nei quali non sia presente altro pollame e che siano ubicati preferibilmente all'interno della zona di protezione o sorveglianza;

                                d) il trasporto diretto di uova da cova da qualsiasi azienda a un incubatoio da essa designato (?incubatoio designato?) ubicato all'interno della zona di protezione o da un'azienda ubicata nella zona di protezione a qualsiasi incubatoio designato;

                                e) il trasporto diretto delle uova da consumo a un centro di imballaggio designato dalla Regione, a un centro per la fabbricazione di ovo prodotti oppure per la distruzione

                                Misure da applicare nella zona di sorveglianza

                                Nelle zone di sorveglianza devono essere applicate le seguenti misure:

                                1. ? vietata la movimentazione di pollame, pollastre, pulcini di un giorno, uova all'interno della zona di sorveglianza salvo autorizzazione della Regione; tale divieto non si applica al transito su strada o rotaia attraverso la zona di sorveglianza che non comporti operazioni di scarico o soste;

                                2. ? vietato il trasporto di pollame, pollastre, pulcini di un giorno e uova verso aziende, macelli o centri di imballaggio o stabilimenti per la fabbricazione di ovoprodotti ubicati all'esterno della zona di sorveglianza.

                                3. in deroga ai punti 1 e 2 la Regione pu? tuttavia autorizzare il trasporto diretto di:

                                a) pollame da macello a un impianto situato preferibilmente nella zona di protezione o sorveglianza;

                                b) pollastre destinate a un'azienda in cui non sia presente altro pollame e che sia ubicata, preferibilmente all'interno delle zone di protezione e sorveglianza. L'azienda e' sottoposta a sorveglianza ufficiale successivamente all'arrivo delle pollastre che restano nell'azienda di destinazione per almeno 21 giorni;

                                c) pulcini di un giorno: verso un'azienda o un capannone di tale azienda ubicati nel territorio nazionale, al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza purch? vengano applicate opportune misure di biosicurezza, l' azienda sia sottoposta a sorveglianza ufficiale dopo il trasporto e i pulcini di un giorno restino nell'azienda di destinazione per almeno 21 giorni; oppure verso una qualsiasi altra azienda nel caso in cui si tratti di pulcini di un giorno nati da uova da cova di aziende avicole ubicate al di fuori delle zone di protezione e sorveglianza, purch? l'incubatoio di partenza sia in grado di garantire, attraverso la propria organizzazione logistica e le condizioni operative in materia di biosicurezza, che dette uova non abbiano avuto alcun contatto con altre uova da cova o pulcini di un giorno di allevamenti avicoli delle citate zone, caratterizzati quindi da un diverso stato sanitario;

                                d) uova da cova verso un incubatoio designato situato all'interno o all'esterno della zona di sorveglianza. Le uova da cova e i relativi imballaggi sono disinfettati prima della spedizione e deve essere garantita la rintracciabilit? delle uova;

                                e) uova da tavola verso un centro di imballaggio designato, uova verso uno stabilimento per la fabbricazione di ovo prodotti previsto dall'allegato III, sezione X, capitolo II, del regolamento (CE) n. 853/2004 per essere manipolate e trattate conformemente all'allegato II, capitolo XI, del regolamento (CE) n. 852/2004, situato all'interno o all'esterno della zona di restrizione;

                                f) uova destinate alla distruzione;

                                4. chiunque entri o esca dalle aziende deve rispettare opportune misure di biosicurezza volte a impedire la diffusione dell'influenza aviaria;

                                5. i veicoli e le attrezzature utilizzati per trasportare pollame o altri volatili in cattivit? vivi, carcasse, mangime, concime, liquami e lettiere, nonch? qualsiasi altro materiale o sostanza potenzialmente contaminati sono puliti e disinfettati senza indugio secondo le procedure di cui all?art 48 del D.lgs 25/01/2010, n. 9;

                                6. non sono ammessi, senza l'autorizzazione del veterinario ufficiale, l'ingresso o l'uscita da un'azienda di pollame, altri volatili in cattivit? o mammiferi domestici. Tale limitazione non si applica ai mammiferi che abbiano accesso unicamente agli spazi riservati all'abitazione umana in cui essi: non hanno contatti con il pollame o altri volatili in cattivit? dell'azienda, non hanno accesso alle gabbie o alle zone in cui ? tenuto il pollame o altri volatili in cattivit? dell'azienda;

                                7. aumenti della morbilit? o della mortalit? o cali significativi dei livelli di produzione nelle aziende sono immediatamente segnalati al veterinario ufficiale il quale svolge gli opportuni accertamenti;

                                8. il titolare dell?azienda tiene un registro di tutti i visitatori dell'azienda, escluse le abitazioni, in modo da agevolare la sorveglianza e la lotta contro la malattia. Tale registro deve essere messo a disposizione del Servizio veterinari della ASL competente che lo richiede;

                                9. ? vietata, salvo autorizzazione del veterinario ufficiale della AUSL, la rimozione o lo spargimento della pollina;

                                10. ? vietata l?introduzione e l?immissione di selvaggina delle specie sensibili destinata al ripopolamento faunistico; ? altres? vietata la vendita ambulante di animali delle specie sensibili

                                Le presenti misure sono mantenute per almeno 30 giorni dalla data del completamento delle operazioni preliminari di pulizia e disinfezione nell'azienda infetta.

                                Altre disposizioni

                                Su tutto il territorio della regione Emilia-Romagna sono sospesi mercati, fiere e concentramenti di animali delle specie sensibili. In deroga al divieto sono consentite mostre e mercati degli uccelli da gabbia, da voliera e da canto con esclusione delle zone di protezione, sorveglianza e restrizione, cos? come individuate dal presente provvedimento e da quelli nazionali e comunitari. La partecipazione a questi eventi ? vietata a Galliformi ed Anseriformi anche ornamentali, ad allevatori che abbiano in allevamento uccelli da gabbia e pollame o ornamentali degli ordini sopra riportati, ad allevatori che abbiano allevamenti (voliere) all'aperto e a soggetti provenienti da allevamenti insistenti nelle aree soggette a restrizione.

                                Su tutto il territorio della regione Emilia-Romagna sono attuati controlli straordinari previsti nel piano regionale di emergenza per influenza aviaria trasmesso con nota del Servizio Veterinario e Igiene degli alimenti regionale prot. ASS/VET/05/29228 del 18/08/2005, fermo restando quanto previsto dal piano nazionale di monitoraggio della influenza aviaria per quanto riguarda le regioni identificate a maggior rischio.

                                La presente ordinanza sostituisce integralmente l?ordinanza 174 del 28/8/2013.

                                Il presente atto sar? pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.


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