Re: Ricominciano le polemiche sui vaccini anti influenza.
Nel web cominciano a circolare, in siti di cosiddetta informazione alternativa e dichiaratamente antiscientifica, voci sul nuovo vaccino che conterrebbe il " veleno" rappresentato dalla componente pandemica. Si insinua che i vecchi vaccini inutilizzati vengano subdolamente riciclati nei nuovi, allo scopo di esaurire le scorte e permettere alle case farmaceutiche di fare guadagni osceni sulla pelle della gente.
Ovviamente sono siti che si alimentano solo della loro antiteticita' nei confronti dei vari "poteri" ( che possono essere i governi, le multinazionali, le lobby, le scie chimiche) sapendo che troveranno sempre orecchie inclini a dare ascolto alle loro tesi complottiste.
Le loro sono posizioni deprecabili ma che fino all' altro ieri non hanno rappresentato una seria minaccia nei confronti del sapere e si sono limitati a vivacchiare in angoli tutto sommato marginali dell' informazione.
Ma le vicende seguite alla emergere del virus suino hanno permesso loro di andare alla ribalta, non grazie ad una maggiore forza delle loro argomentazioni, ma per merito del desolante vuoto in cui ? stata lasciata l' informazione scientifica da parte di che avrebbe dovuto farsi promotore della stessa. E questo ha comportato il dilagare a tutti i livelli delle notizie pi? strampalate , a cui il silenzio o la complicit? a volte esplicita di aree del mondo scientifico, hanno permesso di avere maggiore risalto, con le conseguenze che sono sotto i nostri occhi.
Arriviamo alle porte di una stagione dai risvolti diciamo ancora in larga parte sconosciuti, con una copertura vaccinale ridicola rispetto ad altre nazioni del mondo evoluto e con gli strascichi di polemiche e veleni che tornano ad affiorare , minando la credibilt? di una campagna non ancora iniziata.
Mi viene da chiedermi cosa sarebbe successo di fronte ad una minaccia molto maggiore di quella rappresentata dalla recente pandemia. Certamente tante contraddizioni e piccolezze della nostra politica sanitaria sarebbero state messe a nudo.
Nel web cominciano a circolare, in siti di cosiddetta informazione alternativa e dichiaratamente antiscientifica, voci sul nuovo vaccino che conterrebbe il " veleno" rappresentato dalla componente pandemica. Si insinua che i vecchi vaccini inutilizzati vengano subdolamente riciclati nei nuovi, allo scopo di esaurire le scorte e permettere alle case farmaceutiche di fare guadagni osceni sulla pelle della gente.
Ovviamente sono siti che si alimentano solo della loro antiteticita' nei confronti dei vari "poteri" ( che possono essere i governi, le multinazionali, le lobby, le scie chimiche) sapendo che troveranno sempre orecchie inclini a dare ascolto alle loro tesi complottiste.
Le loro sono posizioni deprecabili ma che fino all' altro ieri non hanno rappresentato una seria minaccia nei confronti del sapere e si sono limitati a vivacchiare in angoli tutto sommato marginali dell' informazione.
Ma le vicende seguite alla emergere del virus suino hanno permesso loro di andare alla ribalta, non grazie ad una maggiore forza delle loro argomentazioni, ma per merito del desolante vuoto in cui ? stata lasciata l' informazione scientifica da parte di che avrebbe dovuto farsi promotore della stessa. E questo ha comportato il dilagare a tutti i livelli delle notizie pi? strampalate , a cui il silenzio o la complicit? a volte esplicita di aree del mondo scientifico, hanno permesso di avere maggiore risalto, con le conseguenze che sono sotto i nostri occhi.
Arriviamo alle porte di una stagione dai risvolti diciamo ancora in larga parte sconosciuti, con una copertura vaccinale ridicola rispetto ad altre nazioni del mondo evoluto e con gli strascichi di polemiche e veleni che tornano ad affiorare , minando la credibilt? di una campagna non ancora iniziata.
Mi viene da chiedermi cosa sarebbe successo di fronte ad una minaccia molto maggiore di quella rappresentata dalla recente pandemia. Certamente tante contraddizioni e piccolezze della nostra politica sanitaria sarebbero state messe a nudo.
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