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Dati aperti sui virus, ? italiana la scienziata che ha convinto l'Oms

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  • Dati aperti sui virus, ? italiana la scienziata che ha convinto l'Oms

    Un muro che cade, una sbarra che si solleva, un ostacolo rimosso: dopo quattro anni di lavoro di un'apposita commissione, l'Organizzazione Mondiale della Sanit? (Oms) ha dato il via libera alla possibilit? di accedere indiscriminatamente da tutto il mondo alle informazioni sui virus influenzali in caso di pandemia. Questo vuol dire che nel momento in cui in svariate parti del mondo si registrano casi di virus come l'aviaria e l'influenza, ossia ad alto rischio di diffusione e mutazioni genetiche, tutti i ricercatori interessati a lavorare a una soluzione possono sfruttare la stessa banca dati. In maniera tale, quindi, che i passi avanti fatti da un gruppo possano essere sfruttati e ulteriormente migliorati da un altro. Perch?, prima non era possibile? No, e a farlo presente e a sollevare il polverone che ha portato con fatica alla recente decisione ? stata la scienziata italiana Ilaria Capua.

    Direttore del dipartimento di Ricerca e Sviluppo dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (Legnaro, Padova), Ilaria Capua si ? rifiutata nel 2006 di sottostare alle limitazioni imposte e ha messo i dati relativi al virus H5N1, l'aviaria, in una rete aperta. L'Oms le aveva invece chiesto di depositare il tutto in una banca dati ad accesso limitato. "La sequenza fu scaricata mille volte in una settimana", ha raccontato la ricercatrice a Wired.it. "Per analizzare un problema e trovare rimedi e strategie di controllo per una malattia che pu? circolare in tutto il mondo non ha senso lavorare a celle isolate", ha proseguito: "bisogna mettere davanti a tutto la salute pubblica".

    A remare contro una gestione trasparente delle informazioni erano gli interessi privati di chi teneva per s? il dato nella speranza di brevettarlo in un secondo momento e di illustri e anziani ricercatori pi? interessati a mettere la loro personale firma sotto il risultato che al raggiungimento dello stesso. Dare accesso libero alle informazioni, ha precisato Capua, "non va contro i brevetti e il rispetto della propriet? intellettuale, chi vuole brevettare pu? farlo inizialmente e poi decidere comunque di condividere il risultato".


    La sofferta decisione dell'Oms costituisce un "importante precedente per una malattia con caratteristiche pandemiche, importante quindi per tutti gli abitanti della terra, e un domani vi si potr? fare riferimento se necessario", ha spiegato Capua, tenendo a sottolineare la sua soddisfazione per il risultato raggiunto. "Sono molto contenta, a mio avviso ? un cambiamento epocale ed ? un primo passo verso una gestione pi? trasparente delle informazioni scientifiche".

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