[Fonte: RaiNews24, testo completo: (LINK). Estratto.]
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Nave incagliata al Giglio: 6 morti, 13 feriti
Uno squarcio lungo almeno 70 mt. sulla fiancata di sinistra e un'inclinazione di 80 gradi dalla parte opposta: si presenta cosi' la Costa Concordia, la nave naufragata ieri al Giglio. A bordo della nave sono in corso le operazioni di soccorso con i vigili del fuoco alla ricerca di eventuali dispersi. La nave e' a ridosso degli scogli.
Roma, 14-01-2012
E' di sei morti e 13 feriti il bilancio, al momento, dell'incidente che ha coinvolto ieri sera la nave Costa Concordia, secondo quanto rende noto il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi.
Non c'e' certezza che tutte le persone a bordo siano state recuperate: "Deve essere ispezionata - spiega Linardi - la parte della nave che e' sott'acqua. Si procedera' con i sommozzatori".
Il prefetto aggiunge che non e' stato ancora fatto un riscontro esatto dei viaggiatori che sono stati ospitati dalla popolazione dell'isola del Giglio: tante persone sono state tratte in salvo o soccorse da "strutture pubbliche", altri passeggeri, tra cui quelli che si sono buttati in mare, sono stati aiutati dalla popolazione locale.
Linardi aggiunge che in circa 1.500 stanno arrivando o sono arrivate a Porto S.Stefano, trasportate con tre navi. In totale per l'accoglienza in tutta la provincia sono stati recuperati 3229 posti.
A bordo della nave Costa Concordia, salpata ieri dal porto di Civitavecchia per un tour nel Mediterraneo, vi erano 4.229 persone, secondo quanto si apprende da fonti ufficiali. Di queste, poco piu' di mille erano componenti dell'equipaggio.
Uno squarcio lungo almeno 70 mt. sulla fiancata di sinistra e un'inclinazione di 80 gradi dalla parte opposta: si presenta cosi' la Costa Concordia, la nave naufragata ieri al Giglio. A bordo della nave sono in corso le operazioni di soccorso con i vigili del fuoco alla ricerca di eventuali dispersi. La nave e' a ridosso degli scogli.
Continua l'evacuazione
Tanti stranieri a bordo della nave della Costa Crociere che ha fatto naufragio a largo dell'isola del Giglio. Francesi, Giapponesi, spagnoli, anche indiani e ovviamente tantissimi italiani stanno sbarcando a scaglioni dalla notte scorsa a Porto Santo Stefano, infreddoliti e impauriti dopo l'incidente della Concordia, andata ad incagliarsi nei fondali del Giglio.
Molti di loro sono sotto shock per l'emergenza che li ha visti dover fuggire dalla nave. Allo sbarco vengono rifocillati di caffe' e bevande calde, di panini e altri generi di conforto, mentre in fila attendono di essere registrati e di avere cure mediche in un tendone riscaldato.
Dopo queste operazioni vengono avviati ai pullman che li portano in strutture alberghiere della Maremma. Ci sono anziani, famiglie intere con bambini anche molto piccoli. Alcuni raccontano l'accaduto confermando le prime testimonianze che parlavano di un improvviso blackout a bordo e dell'inclinazione della nave.
C'e' chi piange per la tensione e c'e' chi aspetta sulla banchina l'arrivo di altri traghetti dove a bordo potrebbero esserci familiari, parenti o compagni di viaggio. Parte dei naufraghi e' stata ospitata nelle scuole del paese dove possono riscaldarsi.
La temperatura sul porto e' rigida e la Protezione Civile cerca di accelerare al massimo le operazioni per coloro che arrivano dal Giglio.
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-Uno squarcio lungo almeno 70 mt. sulla fiancata di sinistra e un'inclinazione di 80 gradi dalla parte opposta: si presenta cosi' la Costa Concordia, la nave naufragata ieri al Giglio. A bordo della nave sono in corso le operazioni di soccorso con i vigili del fuoco alla ricerca di eventuali dispersi. La nave e' a ridosso degli scogli.
Roma, 14-01-2012
E' di sei morti e 13 feriti il bilancio, al momento, dell'incidente che ha coinvolto ieri sera la nave Costa Concordia, secondo quanto rende noto il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi.
Non c'e' certezza che tutte le persone a bordo siano state recuperate: "Deve essere ispezionata - spiega Linardi - la parte della nave che e' sott'acqua. Si procedera' con i sommozzatori".
Il prefetto aggiunge che non e' stato ancora fatto un riscontro esatto dei viaggiatori che sono stati ospitati dalla popolazione dell'isola del Giglio: tante persone sono state tratte in salvo o soccorse da "strutture pubbliche", altri passeggeri, tra cui quelli che si sono buttati in mare, sono stati aiutati dalla popolazione locale.
Linardi aggiunge che in circa 1.500 stanno arrivando o sono arrivate a Porto S.Stefano, trasportate con tre navi. In totale per l'accoglienza in tutta la provincia sono stati recuperati 3229 posti.
A bordo della nave Costa Concordia, salpata ieri dal porto di Civitavecchia per un tour nel Mediterraneo, vi erano 4.229 persone, secondo quanto si apprende da fonti ufficiali. Di queste, poco piu' di mille erano componenti dell'equipaggio.
Uno squarcio lungo almeno 70 mt. sulla fiancata di sinistra e un'inclinazione di 80 gradi dalla parte opposta: si presenta cosi' la Costa Concordia, la nave naufragata ieri al Giglio. A bordo della nave sono in corso le operazioni di soccorso con i vigili del fuoco alla ricerca di eventuali dispersi. La nave e' a ridosso degli scogli.
Continua l'evacuazione
Tanti stranieri a bordo della nave della Costa Crociere che ha fatto naufragio a largo dell'isola del Giglio. Francesi, Giapponesi, spagnoli, anche indiani e ovviamente tantissimi italiani stanno sbarcando a scaglioni dalla notte scorsa a Porto Santo Stefano, infreddoliti e impauriti dopo l'incidente della Concordia, andata ad incagliarsi nei fondali del Giglio.
Molti di loro sono sotto shock per l'emergenza che li ha visti dover fuggire dalla nave. Allo sbarco vengono rifocillati di caffe' e bevande calde, di panini e altri generi di conforto, mentre in fila attendono di essere registrati e di avere cure mediche in un tendone riscaldato.
Dopo queste operazioni vengono avviati ai pullman che li portano in strutture alberghiere della Maremma. Ci sono anziani, famiglie intere con bambini anche molto piccoli. Alcuni raccontano l'accaduto confermando le prime testimonianze che parlavano di un improvviso blackout a bordo e dell'inclinazione della nave.
C'e' chi piange per la tensione e c'e' chi aspetta sulla banchina l'arrivo di altri traghetti dove a bordo potrebbero esserci familiari, parenti o compagni di viaggio. Parte dei naufraghi e' stata ospitata nelle scuole del paese dove possono riscaldarsi.
La temperatura sul porto e' rigida e la Protezione Civile cerca di accelerare al massimo le operazioni per coloro che arrivano dal Giglio.
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