Influenza A: il Consiglio d'Europa mette sotto accusa Oms e case farmaceutiche
Influenza A: il Consiglio d'Europa mette sotto accusa Oms e case farmaceutiche
STRASBURGO - L'influenza H1N1 peste del secolo o banale influenza stagionale? Da quando il virus ha varcato i confini di casa nostra, il quesito se lo sono posto in parecchi. Adesso il...articoli correlati
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[N.d.M.: L'influenza pandemica causata dal virus di origine suina A/H1N1 2009 non è mai stata definita come ''peste del secolo'' nè ha dimostrato di essere un ''banale virus stagionale''. Lo ha spiegato oggi l'esperto OMS Keiji Fukuda indirizzando al Council of Europe sui dubbi avanzati sulle mosse intraprese dall'OMS stessa l'indomani la scoperta del virus in Messico e California, nell'aprile del 2009. La relazione di Fukuda è disponibile in Inglese presso il sito OMS (LINK). La pandemia è un dato di fatto incontrovertibile, dal punto di vista scientifico: un virus mai identificato nell'uomo, verso cui la maggioranza della popolazione ha una scarsa o assente risposta immunitaria (anticorpi specifici), e la cui diffusione è stata esplosiva, visto che in meno di due mesi dal suo iniziale focolaio in America Centrale ha raggiunto tutti i paesi del mondo. Un accordo internazionale è stato siglato ed è noto come Regolamento Sanitario Internazionale: questo prevede precise azioni che l'OMS da una parte e i vari paesi firmatari dall'altra devono prendere nel caso un nuovo virus influenzale venga identificato e abbia potenziali conseguenze sulla salute globale e sulle società mondiali. Il dovere dell'OMS era quello di prevenire danni ''potenziali'' dal momento che l'esatta dinamica epidemiologica e clinica del nuovo virus non era chiara durante i primi mesi di diffusione epidemica. Un problema a sè è l'incapacità degli stati nazionali di indirizzare la ricerca di base e quella diretta alla produzione di vaccini nel piu' breve tempo possibile di fronte a potenziali minacce alla salute pubblica. Un altro problema è la debolezza degli stessi stati di fronte al management delle grandi compagnie farmaceutiche multinazionali, e della mancanza di volontà di imporre prezzi ''politici'' per i farmaci salva-vita. Il virus H1N1 2009 fino a questo momento ha causato un numero di decessi probabilmente inferiore rispetto alle pandemie del passato, tuttavia l'infezione in certi casi ha prodotto gravissime pneumoniti virali, paragonabili soltanto a quelle riscontrate nei pazienti affetti da altri virus influenzali di origine animale, verso cui poche sono le alternative terapeutiche disponibili e quelle esistenti si basano su tecniche di rianimazione e sostegno delle funzioni vitali costosissime e riservate soltanto ai paesi ricchi. In questa situazione la individuazione di un ceppo vaccinale e la successiva produzione di massa non poteva che essere la scelta migliore per mitigare le possibili conseguenze di una epidemia i cui connotati non potevano essere previsti per le limitazioni conoscitive e scientifiche che ancora oggi gravano sull scelte di salute pubblica.]
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