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Sorveglianza epidemiologica, stagione 2025-26

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  • Sorveglianza epidemiologica, stagione 2025-26

    Settimana n. 42
    • Il presente rapporto descrive i risultati della stagione 2025-2026 dei virus respiratori, integrando i risultati epidemiologici e virologici della sorveglianza RespiVirNet.
    • Come indicato nel Protocollo Operativo 2025-2026, nella settimana 42/2025 ha avuto ufficialmente inizio la sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza e dei virus respiratori “RespiVirNet”, in collaborazione con i centri regionali. La stagione terminerà nella settimana 17/2026. È auspicabile che la sorveglianza RespiVirNet possa proseguire anche durante il periodo estivo-autunnale, fino alla settimana 41/2026.
    • La sorveglianza RespiVirNet presenta importanti novità rispetto alle stagioni precedenti. In particolare, è stata modificata la definizione di caso: non vengono più sorvegliate le sindromi simil-influenzali (ILI), ma le infezioni respiratorie acute (ARI). Il protocollo operativo RespiVirNet è disponibile sul sito del Ministero della Salute a questo link
    • Il cambiamento nella definizione di caso rende difficile confrontare l’incidenza settimanale con quella delle stagioni precedenti, così come con le soglie di intensità, calcolate sulla base dei dati relativi alle sindromi simil-influenzali delle ultime stagioni.
    • L’incidenza totale delle infezioni respiratorie acute nella comunità, nella settimana analizzata, è pari a 7,36 casi per 1.000 assistiti. L’incidenza più elevata si osserva, come di consueto, nella fascia di età 0-4 anni, con circa 18 casi per 1.000 assistiti.
    • Durante la seconda settimana di sorveglianza virologica (settimana 2025-43) per la stagione 2025-2026, si registra ancora un basso tasso di positività per i virus influenzali e per il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) nella comunità. Tra i virus respiratori circolanti, i valori di positività più elevati sono stati rilevati per i Rhinovirus, per il SARS-CoV-2 e per i virus parainfluenzali. La co-circolazione dei diversi virus respiratori contribuisce a determinare il valore di incidenza delle infezioni respiratorie acute (ARI).
    • Anche nel flusso ospedaliero, i tassi di positività più elevati sono stati rilevati per i Rhinovirus, seguiti dal SARS-CoV-2. Per quest’ultimo, i tassi più alti si osservano nella fascia di età 65+. Si ricorda che è stata avviata una campagna di vaccinazione contro COVID-19 così come per l’influenza per le categorie a maggior rischio, incluse tutte le persone sopra 60 anni di età. Più informazioni si possono trovare sul sito del Ministero della Salute
    • Per quanto riguarda la caratterizzazione dei virus influenzali nel flusso ospedaliero, è stata rilevata una percentuale simile di virus A(H1N1) e A(H3N2). Tuttavia, il numero di test positivi è ancora troppo basso per poter inferire l’andamento della stagione. Nelle prime due settimane di sorveglianza, sul portale RespiVirNet non è stato segnalato nessun campione positivo per influenza di tipo A “non sottotipizzabile” per i virus influenzali stagionali e/o appartenente ad altro sottotipo (es. A/H5).
    • Al 30 ottobre 2025, il Centro di referenza nazionale (CRN) per l’influenza aviaria e la malattia di Newcastle presso l’IZS delle Venezie, ha riportato la notifica di 11 focolai in allevamenti avicoli nel territorio italiano.
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